Home Sport Cerotto, cappellino e mascherina: Mihajlovic sfida la leucemia anche in panchina

Cerotto, cappellino e mascherina: Mihajlovic sfida la leucemia anche in panchina

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Sinisa Mihajlovic in panchina è l’immagine simbolo della prima giornata di campionato. L’allenatore del Bologna da quaranta giorni combatte con una leucemia e aveva seguito tutta la preparazione, amichevoli compresi, a distanza. Ma nel pomeriggio di ieri ha lasciato l’ospedale Sant’Orsola del capoluogo emiliano nel quale si trova per le cure e ha raggiunto la squadra per guidarla direttamente.

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Mihajlovic è arrivato con un’auto dietro al pullman della squadra. Tra i giocatori sorpresi per la presenza inattesa, Mihajlovic ha tenuto la consueta riunione tecnica che si tiene in albergo prima di partire per lo stadio, teatro della partita. Poco dopo è arrivata la conferma direttamente dalla società: “Mister Sinisa Mihajlovic ha raggiunto la squadra in albergo e sarà regolarmente in panchina”. All’ingresso in campo, Mihajlovic è stato accolto da un’ovazione da brivido.

Il tecnico ha seguito la partita fino al secondo minuto di recupero, poi è corso via dallo stadio accompagnato da ovazioni e applausi da parte di tutto il Bentegodi. Un atto di coraggio che ha catturato, senza volerlo, la copertina dell’interno primo turno di campionato. Verona e Bologna hanno pareggiato 1-1, durante il match, Sinisa ha diretto con grande lucidità la sua squadra che ha giocato con impegno massimo per onorare la propria guida.

 

 

 

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