Prima crepa nell’inchiesta contro il clan Valda di Barra, gruppo che si è fatto spazio nel panorama criminale di Napoli est guidato dai fratelli Luigi e Francesco Pio Valda, quest’ultimo sotto processo per l’omicidio di Francesco Pio Maimone. Il tribunale del Riesame (XII sezione), accogliendo in pieno le argomentazioni dell’avvocato Leopoldo Perone e dell’avvocato Massimino Doda ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare a carico di Luigi Minichino, giovane legato proprio ai Valda e che rispondeva insieme a Francesco Pio Valda del possesso di una pistola e di alcune cartucce calibro 38. Il Riesame accogliendo l’istanza dei legali Perone e Doda ha disposto così la liberazione di Minichino.
Il blitz che ha portato all’arresto di Minichino e di altre dieci persone è scattato un mese fa: gli indagati rispondevano, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsioni, traffico di stupefacenti, detenzione di armi e uso di telefoni in carcere. Le indagini sono partite avviate il 20 marzo 2023, il giorno dell’omicidio dell’innocente Francesco Pio Maimone.
In quell’occasione la Squadra Mobile di Napoli intervenne in via Caracciolo, all’altezza della zona degli chalet. Il giorno dopo Francesco Pio Valda fu fermato in quanto ritenuto responsabile dell’omicidio. Per l’accusa fu lui a esplodere vari colpi di pistola a seguito di una lite dovuta a una scarpa Louis Vuitton sporcata con una bibita. Valda avrebbe fatto fuoco nonostante la presenza di molte persone, uccidendo Maimone, completamente estraneo ai fatti.
