Napoli sta cambiando volto, e non solo per il boom turistico che negli ultimi anni l’ha resa una delle mete più visitate d’Europa. Il cuore del problema è il mercato immobiliare: i prezzi degli affitti sono saliti alle stelle, spinti dalla trasformazione di sempre più appartamenti in case vacanza e B&B. Il risultato? Studenti e residenti storici vengono progressivamente esclusi dal centro cittadino, mentre il costo della vita continua a crescere.
Federica, studentessa universitaria all’Orientale, racconta il proprio disagio: “Vivo a Donnaregina con mio fratello e un altro studente, pago 400 euro al mese, ma i prezzi stanno aumentando. Ora devo cambiare casa e gli annunci che vedo vanno dai 600 ai 1000 euro per una stanza“. Una situazione insostenibile per chi studia o lavora senza possibilità di acquistare un immobile.
Napoli: mercato fuori controllo e l’assenza di soluzioni
I numeri parlano chiaro: oggi a Napoli ci sono circa 15.000 annunci di affitti brevi, e il 70% riguarda interi appartamenti, sottratti al mercato delle locazioni residenziali. Una tendenza che ha fatto schizzare i prezzi del 40% dal 2017 a oggi, aggravando un’emergenza abitativa già preesistente.
“Il Comune ha detto che l’iperturismo non avrebbe stravolto il mercato abitativo e ha promesso che il 30% degli appartamenti nel centro storico sarà destinato agli affitti residenziali”, spiega Anna Fava, attivista del movimento Resta abitante. “Ma questa è una follia: il mercato immobiliare è ormai fuori controllo e i cittadini subiscono un disagio fortissimo.”
L’unico palazzo per studenti, situato alla fine di via Brin, è del tutto insufficiente a coprire la domanda di alloggi per i ragazzi che scelgono Napoli per studiare. Il costo delle poche stanze disponibili è di circa 500 euro al mese, una cifra che non rientra neanche nel budget delle borse di studio.
La protesta: “Fermiamo la trasformazione del centro in un enorme B&B”
Per denunciare questa situazione, il movimento Resta abitante ha organizzato una protesta in Piazza Dante, lo scorso venerdì. Durante l’evento è stata presentata una petizione cittadina per chiedere un intervento immediato dell’amministrazione.
I manifestanti chiedono al Comune di fermare l’espansione incontrollata degli affitti brevi e di investire in residenze per studenti e famiglie. Dopo la pandemia, più di 10.000 sfratti esecutivi hanno già messo in crisi centinaia di famiglie napoletane. Se non si interviene, il rischio è che il centro storico diventi un luogo inaccessibile per i suoi stessi cittadini.
“Napoli non può essere solo una vetrina per turisti“, conclude Federica. “Abbiamo bisogno di una città che sia anche nostra, dove possiamo vivere, studiare e costruire il nostro futuro.”