Home Cronaca “Gravissima asfissia”, la diagnosi sulla morte del neonato di Torre Annunziata

“Gravissima asfissia”, la diagnosi sulla morte del neonato di Torre Annunziata

"Gravissima asfissia", la diagnosi sulla morte del neonato di Torre Annunziata
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Una coppia di  giovani genitori ha denunciato la morte del loro neonato e, conseguentemente, la procura di Torre Annunziata ha deciso di aprire un fascicolo. Come riporta Metropolis i magistrati hanno iscritto nel registro degli indagati tre medici dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia con l’accusa di omicidio colposo.

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Il 22 febbraio la raha partorito il piccolo che, purtroppo, è andato in arresto cardiaco per 17 minuti. Dopodiché il neonato è stato trasferito in prognosi riservata al reparto di terapia intensiva dove è stato ricovero fino al 28 marzo: in quel tragico giorno il suo cuore ha smesso di battere. Ieri ci sono stati i funerali del bimbo nella chiesa di San Michele a Rovigliano.

La denuncia dei genitori, assistiti dall’avvocato Gennaro Ausiello, ha spinto la Procura di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, sostituto Marta Agostini) ad aprire un’inchiesta. Eseguita l’autopsia, tra 90 giorni si chiariranno le cause della morte del neonato.

“Gravissima asfissia perinatale legata ad una estrazione difficile per la presenza di un nodo vero di cordone ombelicale, nei giorni successivi gravissima encefalopatia ipossico ischemica con insufficienza multi organo e necessità di ventilazione meccanica continua”,  questa è la diagnosi dei medici per la morte del neonato di Torre Annunziata.

La direzione dell’Asl Napoli 3 Sud sulla vicenda ha espresso: “Piena fiducia nel lavoro della magistratura e vicinanza alla famiglia”.

IL DRAMMA NEL LECCESE

Due medici sono indagati nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla procura di Lecce per fare luce sulle cause del decesso di un bimbo di due mesi, morto in culla la mattina del 14 febbraio scorso a Campi Salentina. Si tratta del medico di famiglia, e del medico di turno al pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi che nei giorni precedenti aveva visitato il bimbo affetto da un persistente raffreddore, con muco e tosse, per poi dimetterlo.

Dopo il deposito dei risultati dell’autopsia, il pm Erika Masetti ha deciso di iscrivere sul registro degli indagati i due medici. Il neonato, a quanto si è appreso, era in cura antibiotica per una bronchiolite. La madre, dopo aver trovato il piccolo privo di sensi, aveva chiesto aiuto a una dottoressa vicina di casa. Poi giunse sul posto il personale sanitario del 118, ma ogni tentativo di rianimazione risultò vano.

 

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