Il Consiglio Comunale di Napoli ha approvato una nuova mozione che obbliga l’amministrazione e il sindaco Gaetano Manfredi, ad interrompere tempestivamente ogni sorta di collaborazione col Governo israeliano.
La mozione proposta di Napoli contro Israele
La richiesta era assai chiara, tagliare tutti i ponti possibili con Israele e le sue istituzioni. La mozione approvata all’unanimità, prevede che l’intera amministrazione comunale si impegni “a rescindere ogni collaborazione istituzionale con enti, associazioni e istituzioni israeliane che siano espressione diretta dell’attuale Governo israeliano nei diversi settori di competenza delle politiche amministrative cittadine e a privilegiare rapporti di collaborazione con organizzazioni non governative israeliane attive nel pacifismo“.
L’obiettivo della richiesta
La proposta portata avanti energicamente dal consigliere di maggioranza Sergio D’Angelo, ha come scopo quello di isolare, per quanto possibile Israele. Privare dell’appoggio di una città così attiva e dinamica come Napoli può essere un’altra piccola, ma significativa batosta per il governo. Un ennesimo colpo di spada, dell’ennesima amministrazione locale che come un Davide prova a sfidare il terribile Golia. La richiesta però non si ferma al “boicottaggio” di Israele, ma è un invito ad aiutare e sostenere la Palestina e i suoi civili. Il testo presentato da D’angelo è chiaro e garantisce il pieno impegno del sindaco Manfredi a sostenere “l’attivazione di iniziative di assistenza umanitaria alla popolazione civile palestinese”.
Ciò vale a dire che Napoli dà il suo pieno appoggio alla causa palestinese, alla sensibilizzazione sul tema tramite concerti, cortei, mostre e infine all’accoglienza e l’assistenza dei rifugiati. Un’altra importantissima novità è l’assistenza umanitaria a Gaza che, in accordo con il ministero degli Esteri italiano, provvederà a mettere in piedi l’iniziativa “Food for Gaza”.