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venerdì, Luglio 4, 2025
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“Nonna ho un problema”, ma era una truffa: salvata dagli impiegati delle Poste

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Sono sempre più frequenti i tentativi di truffa sventati dagli operatori degli uffici postali di Napoli e provincia. Un risultato ottenuto anche grazie alla formazione dei dipendenti , che al Sud raggiunge numeri record al livello nazionale. Dall’inizio di quest’anno 1339 tra direttori e operatori di sportello delle province campane, infatti, sono stati coinvolti nei mesi scorsi nella formazione sui temi della sicurezzapromossa da Poste Italiane per prevenire le frodi ai danni dei clienti.

Nel corso delle circa 5000 ore erogate finora (in modalità e.learning o in presenza) per istruire e sensibilizzare il personale di tutti i 964 uffici postali della Campania sui temi della sicurezza e del contrasto alle truffe, i partecipanti hanno potuto approfondire le modalità di raggiro più ricorrenti utilizzate dai malfattori, così da poter più efficaci i tentativi di frode e reagire prontamente agli stessi. Proprio grazie alla partecipazione a questi corsi, nell’ ufficio postale di Boscoreale è stato possibile sventare un frode : «Qualche giorno fa si è presentato in ufficio una nostra cliente, la signora Giuseppina (nome di fantasia), in evidente stato di agitazione chiedendo con urgenza un prelievo di diverse migliaia di euro – così racconta Pasquale Raiola, 36 anni, dall’inizio del 2025, direttore dell’ufficio di via Vittorio Emanuele, 146 a Boscoreale -. La donna ha spiegato al collega allo sportello che i soldi sarebbero serviti per risolvere un problema relativo al nipote».

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L’operatore si è insospettito e con una scusa si è allontanato dalla sua postazione raggiungendo il direttore nel suo ufficio per raccontargli cosa stessa accadendo, avendo riconosciuto nelle parole del cliente una delle modalità di truffa da poco affrontate durante i corsi di formazione anti frode.

«Abbiamo chiamato immediatamente al telefono la figlia della signora Giuseppina, Luisa (nome di fantasia), cointestataria del conto dal quale la signora si accingeva ad effettuare il prelievo, chiedendole di raggiungerci quanto prima visto lo stato di confusione della mamma».

All’arrivo di Luisa la cliente, ancora frastornata, le ha raccontato di aver ricevuto numerose chiamate dal nipote, figlio di Luisa, in cui le chiedeva di prelevare quanto prima questi soldi perché un suo amico sarebbe passato a prendere per portarglili rispondere così a risolvere il grave problema di cui in maniera confusa le aveva accennato al telefono.

«La signora Luisadice Raiolaha spiegato con calma alla mamma che il caro nipote era a scuola e per fortuna non c’era nessun grave problema da risolvere ma che era stata presa di mira da alcuni truffatori che volevano estorcerle del denaro. Ovviamente – conclude il direttore – l’operazione non è stata effettuata e mamma e figlia ci hanno ringraziato per aver evitato loro una grave perdita economica».

Questo tipo di truffa, molto utilizzato negli ultimi anni, viene chiamata “family Emergency scam” e fa leva sui sentimenti più profondi, quelli che legano i nonni ai nipoti, per carpire la loro fiducia, approfittando dell’ingenuità degli anziani per estorcere loro ingenti alcuni di danaro.

Nei casi in cui si sospetta un raggiro, il personale degli uffici postali si può rivolgere ai due centri dedicati alla prevenzione delle frodi, il Fraud Prevention Center di Roma e il Centro di monitoraggio frodi di Torino . I due centri, che impiegano in totale più di 100 addetti con una lunga esperienza nel campo della sicurezza finanziaria e della cyber security, sono attivi 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 , una garanzia della sicurezza di tutte le operazioni compiute online e nei 13.000 uffici postali attivi sul territorio italiano. I Centri hanno l’obiettivo di vigilare costantemente sulla sicurezza delle transazioni compiute negli uffici postali e online, attraverso le carte di pagamento, sulle operazioni di eCommerce e su quelle del ramo assicurativo di Poste Vita. A supporto degli specialisti, che governano l’intero processo di controllo, dalla prevenzione alla gestione delle operazioni sospette, il Centro adotta le tecnologie più avanzate per elevare ulteriormente il grado di sicurezza delle attività finanziarie dell’intero Gruppo e potenziare gli strumenti di tutela a beneficio dei cittadini contro gli illeciti e le frodi.

«Oggi truffe e truffatori hanno cambiato abito – fa notare Eugenio Simioli, responsabile della funzione Fraud management Sud di Poste Italiane -. I rapinatori di strada sono stati sostituiti da abili professionisti della persuasione e astuti criminali informatici capaci di sottrarre importi ingenti alle loro vittime. Con l’utilizzo di tecniche psicologiche in grado di far credere al malcapitato ciò che non è, o attraverso sofisticati strumenti tecnologici, i malfattori inducono l’ignaro interlocutore ad effettuare operazioni di trasferimento fondi oa loro le chiavi di accesso segrete a conti e libretti. Purtroppocontinua Simioli le vittime, pur sapendo di non dover mai fornire a nessuno user e password, sono spesso così ben raggirate che neanche si rendono conto di cosa sta accadendo. Per questo – conclude l’espertoabbiamo deciso di formare i nostri operatori di sportello perché imparino a riconoscere sempre meglio i comportamenti sospetti, così da smascherare i frodatori e “risvegliare dall’incantesimo” eventuali vittime soggiogate dai maghi della truffa».

I consigli per difendersi dalle truffe

Per tutelare sempre più i propri clienti, Poste ha stilato una lista di consigli da seguire che diffonde costantemente negli uffici, sui suoi siti internet e attraverso i social:

  • Poste Italiane e PostePay non chiedono mai i dati riservati (nome utente, password, codici di sicurezza) in alcuna modalità (telefono, e-mail, sms, chat di social network). Chi, anche presentandosi come un operatore dell’azienda o inviando messaggi che sembrano provenire dall’azienda, dovesse chiedere tali informazioni, sta tentando di portare a termine una frode
  • Non rispondere a e-mail, sms, telefonate o chat da call center in cui vengono chiesti i codici personali (nome utente, password, codici sicurezza, dati relativi a carte di pagamento) o vengono segnalati fantomatici problemi di sicurezza con imminenti blocchi di operatività
  • Controllare l’attendibilità di una e-mail prima di aprirla: verificare che il mittente sia conosciuto e identificato
  • Non scaricare gli allegati di una e-mail sospetta prima di aver verificato che il mittente sia conosciuto e identificato
  • Non cliccare sul link contenuto nella e-mail sospetta: se per errore dovesse accadere, non autenticarsi sul sito web falso e chiudere subito il browser web
  • Segnalare a Poste Italiane eventuali e-mail di phishing, inoltrandole a [email protected] . Subito, dopo cestinare e cancellare definitivamente l’e-mail in questione
  • Digitare direttamente l’indirizzo https://www.poste.it/ nella barra del browser web per visitare il sito di Poste Italiane
  • Utilizzare l’app per usufruire del servizio gratuito di notifiche push e per essere informati in tempo reale sulle operazioni di pagamento effettuate con il conto corrente e le carte di pagamento. In alternativa, attivando il servizio di notifica tramite sms sul telefono cellulare, gratuito per i pagamenti su siti internet e app.
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