La Procura di Napoli guidata dal procuratore Nicola Gratteri ha aperto un’inchiesta e disposto un sopralluogo immediato sul luogo del grave incidente sul lavoro avvenuto poco dopo le 9:30 di questa mattina.
Tre operai sono morti precipitando dal montacarichi di un’impalcatura mobile mentre lavoravano alla manutenzione del tetto di un palazzo di 6 piani tra via Domenico Fontana e via San Giacomo dei Capri al Vomero.
Sul caso indaga la Polizia di Stato. In corso i rilievi della Polizia Scientifica e gli accertamenti dell’ispettorato sul lavoro, così come il sopralluogo del procuratore aggiunto Antonio Ricci e del sostituto Stella Castaldo, che coordinano le indagini per la Sezione Lavoro e colpe professionali della Procura di Napoli.
Operai morti a Napoli, le testimonianze: “Boato fortissimo poi le sirene”
“Abbiamo sentito un boato fortissimo e poi sono arrivate le ambulanze e la polizia“, queste sono le prime voci del quartiere dopo la morte dei lavoratori. Stamattina è avvenuto un tragico incidente in via Domenico Fontana nel quartiere Arenella. Le vittime si trovavano su un ponteggio mobile, impegnati in lavori di manutenzione del palazzo di sette piani, quando sono precipitati: i lavoratori sono morti sul colpo.
“Il presidente Aurelio De Laurentiis e tutta la SSC Napoli esprimono profondo cordoglio per la tragica morte dei tre operai in un cantiere a Napoli, manifestando la più sentita vicinanza alle famiglie delle vittime“, questo il post di cordoglio della squadra azzurra.
“Ho visto i corpi a terra, scena straziante“, questa è la drammatica testimonianza del commerciante Francesco dopo il drammatico incidente. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i Vigili del fuoco e gli agenti dell’Upgsp della Questura di Napoli che hanno avviato gli accertamenti per ricostruire quanto accaduto. I tre operai sono caduti da un’altezza di circa venti metri: sarebbero tutti cinquantenni e di nazionalità italiana.
Le voci dal quartiere dopo la morte degli operai a Napoli
La denuncia dei sindacati
“Questi sono omicidi sul lavoro quando si riscontrano determinate irregolarità. Non capisco come si possa pensare di lavorare a 15 metri di altezza. C’è una mancanza di formazione nel settore edile: la sicurezza non può diventare un costo al fine del profitto“, ha dichiarato Giuseppe Mele, segretario generale Fillea Cgil.
“I lavoratori edili devono entrare vivi e devono uscire vivi dai cantieri. Abbiamo fatto un’ordinanza per la sicurezza del lavoro in estate, ma molte imprese continuano a non rispettare la normativa sugli orari di lavoro. Non vengono rispettate le regole relative agli indumenti di lavoro“, queste le parole pronunciate da Gennaro Di Caprio, operatore politico Filca Cisl.
Il video dal luogo della tragedia