“In 20mila in piazza” a Roma per la manifestazione nazionale organizzata dai sindacati metalmeccanici Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil con lo sciopero unitario del settore auto.
Il numero è stato indicato dal palco in piazza del Popolo dagli stessi organizzatori.
Stellantis: Pomigliano, per sindacati 40% adesioni a sciopero
.Sarebbe di circa il 40% la percentuale di operai dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco (Napoli), che hanno aderito alla giornata di sciopero e proteste proclamata dai sindacati di categoria.
E’ quanto fanno sapere alcuni dei sindacalisti presenti oggi a Napoli per il sit-in organizzato da Fismic, Uglm e Aqcfr, mentre a Roma si svolge la manifestazione organizzata da Fim, Uilm e Fiom.
Gli stessi sindacalisti spiegano che la produzione di auto nello stabilimento campano si aggira, invece, al 30%. La delegazione di operai guidata dai segretari territoriali di Fismic, Uglm e Aqcfr, sta raggiungendo la Prefettura di Napoli per consegnare un documento con le proprie proposte per far fronte alla crisi del settore automotive da trasmettere al governo.
Sit-in operatori sociali Gesco in aeroporto Capodichino a Napoli
E’arrivata anche nel salone dei check -in dell’aeroporto di Capodichino la protesta degli operatori sociali della Gesco da giorni protagonisti di varie iniziative dopo la notizia di trecento lienziamenti decisi, prima della naturale scadenza del contratto, da parte dell’Asl Napoli1.
I manifestanti hanno esposto stricioni a sostegno del welfae e distribuito ai passeggeri in attesa dell’imbarco volantini scritti anche in inglese.
“Castel dell’Ovo, Maschio Angioino, il Golfo, il Vesuvio – c’era scritto – sono le bellezze di Napoli.
Il welfare: la vergogna di Napoli”.
” Gli OSS del gruppo Gesco – e’ scritto in una nota diffusa alla stampa – che continuano a chiedere con insistenza ai vertici della Asl Napoli 1 Centro di ritornare sulla decisione di rescindere il contratto con 14 mesi di anticipo, per l’affidamento dei servizi di assistenza in Sir, ospedali, centri diurni “.
” L’Azienda Sanitaria Locale rinuncia a 300 operatori sociali che da 30 anni assistono le persone malate, i sofferenti psichici, gli anziani, le persone con disabilità, i tossicodipendenti, i malati di Alzheimer.
Trecento operatori – conclude la nota – vogliono dire 300 famiglie, migliaia di assistiti che dal 31 ottobre saranno più soli”.
Jabil:a Marcianise è muro contro muro sulla chiusura della mensa
Nessuna schiarita tra i vertici dello stabilimento Jabil di Marcianise (Caserta) e i lavoratori sulla questione della mensa aziendale, il cui servizio terminerà il prossimo 17 dicembre, così come annunciato dalla multinazionale Usa nell’ambito della decisione di cessare l’attività a Marcianise e in Italia entro marzo 2025.
Lo stop alla mensa è dunque un passaggio della dismissione del sito produttivo casertano, forse il più “fastidioso” per i 420 lavoratori Jabil.
E a nulla sono valsi i tentativi dei delegati sindacali aziendali (Rsu) di ribadire, durante l’incontro tenuto con la direzione aziendale, l’importanza della mensa, un “presidio – si legge in una nota della Rsu – conquistato con tanti anni di lotte”, e che mette a rischio anche il posto di lavoro dei 12 addetti della Elior, azienda che effettua il servizio mensa allo stabilimento della Jabil a Marcianise.
Per questo l’Rsu chiede la “continuità di un’offerta di qualità e la sostenibilità dei 12 addetti Elior, cantierizzati presso di noi”.
Ma la direzione Jabil non torna indietro; nell’incontro con i delegati sindacali ha confermato infatti la “non disponibilità a sostenere i maggiori costi richiesti dalla società erogatrice del servizio, nonché per l’apertura di una nuova gara di appalto”.
Si prospettano dunque tempi ancora più cupi per i lavoratori Jabil, che già vivono con lo spettro concreto del licenziamento, che potrebbe diventare realtà la prossima primavera.
“Grazie a tutte queste prese di posizione di principio delle controparti – aggiunge la nota Rsu – non possiamo non attenderci eventuali nonchè prevedibili disservizi.
Il nostro sito, tra uno schizofrenico straordinario ed un altro, o un video di inaugurazione del sito croato ricco di contributi e politica locale, appare sempre più commissariato, al punto che dovremo interpellare direttamente Corporate anche per risolvere il problema del nostro pasto quotidiano. Che dire, siamo ancora in attesa della prossima convocazione ministeriale e la confusione continua a regnare sovrana. Ma noi abbiamo le idee chiare: Marcianise non si tocca” conclude la nota dei rappresentanti aziendali dei lavoratori.
Sciopero SiCobas, bloccati varchi in porti Salerno e Napoli
Giornata nazionale di sciopero e protesta degli iscritti al sindacato Si Cobas che, prima a Salerno e poi a Napoli.
ha bloccato in mattinata per alcune ore i varchi principali dei due porti campani.
”Napoli – si legge in una nota sindacale – si appresta ad accogliere il G7 dei Ministri della Guerra, i lavoratori e le lavoratrici in lotta dopo aver picchettato i propri magazzini hanno bloccato le rampe di accesso alla principale area industriale, il porto.
Pochi giorni fa l’ennesima morte sul lavoro, un altro evento che testimonia come alla guerra che il governo italiano esporta in tutto il mondo, si accompagna la guerra quotidiana che colpisce la classe lavoratrice”, è scritto ancora nella nota.