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domenica, Maggio 19, 2024
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Operaio di Frattamaggiore muore dopo la caduta del tetto del capannone

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Stamattina l’ennesima tragedia sul lavoro si è verificata nella zona industriale di Carinaro. Un operaio di 54 anni, originario di Frattamaggiore, ha perso la vita cadendo dal tetto di un capannone, in un’azienda dedita alla lavorazione dei metalli. Sul posto, oltre ai poliziotti del commissariato di Aversa, sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118, che non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. La Procura ha aperto un’inchiesta sul nuovo caso di morte sul lavoro di D.P.  

I DRAMMI DEL 2 MAGGIO

Raffaele e Enzo morti sul posto di lavoro, doppio dramma nel Napoletano. Il 2 maggio , i carabinieri della tenenza di Casalnuovo sono intervenuti presso la clinica villa dei fiori di Acerra. Vicenzo Coppola era morto presso un cantiere in viale dei Tigli a Casalnuovo.

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A Lettere i carabinieri sono intervenuti in via Depugliano per il decesso dell’operaio di 57 anni, Raffaele Manzo. Secondo una prima ricostruzione  l’uomo sarebbe precipitato dal terzo piano di un palazzo attorno al quale era in allestimento un cantiere edile.

“FERMIAMO LA MATTANZA”

“Ormai sul fronte della sicurezza sul lavoro abbiamo superato abbondantemente il limite di guardia. Le due morti avvenute in queste ore in altrettanti cantieri della provincia di Napoli, confermano l’inadeguatezza delle normative in vigore e la necessità di fermare questo assurdo sistema degli appalti a cascata che deresponsabilizza le singole aziende e manda in tilt il lavoro degli ispettori impegnati nell’individuazione dei colpevoli di questa strage”.
Lo afferma il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci dopo gli incidenti costati oggi la vita a due operai edili a Lettere e Casalnuovo.

“I dati – precisa Ricci – sono spietati: oltre 350 in tutto il Paese e 12 in Campania in questo primo scorcio del 2024 sono i lavoratori deceduti mentre erano impegnati nelle loro attività. Lo ripetiamo a gran voce, bisogna fermare questa mattanza”.

“Nella nostra iniziativa quotidiana – conclude Ricci – il tema della sicurezza resterà in primo piano. Ne abbiamo parlato nella nostra manifestazione per il Primo Maggio, nelle prossime settimane sarà una delle questioni al centro della raccolta firme promossa dalla Cgil per i referendum, uno dei quali punta proprio all’abrogazione delle norme che impediscono, in caso di infortunio sul lavoro negli appalti, di estendere la responsabilità all’impresa appaltante”.

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