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Orrore nella Capitale, cadavere tra i rifiuti in una pozza di sangue: è di Valerio

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Riverso in terra, steso su un lato e nascosto tra alcuni cassonetti: così è stato rinvenuto questa mattina il cadavere di uomo alla periferia est di Roma, non lontano dalla stazione della metro di Rebibbia, nel quartiere di Ponte Mammolo. A scoprire il corpo, un passante poco dopo le 7 del mattino, che ha notato due gambe spuntare dai rifiuti. Immediata la telefonata al 112. Sul posto i carabinieri della compagnia Montesacro e del Nucleo di via In Selci oltre al medico legale e al magistrato di turno, Giuseppe Bianco. Nel primo pomeriggio è stato sottoposto a fermo un 66enne romano, residente non lontano dal punto esatto in cui è stata trovata la vittima, già ai domiciliari per spaccio di stupefacenti.

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La vittima, Valerio Tomassini, aveva 40 anni, era molto conosciuto in zona e aveva problemi di tossicodipendenza. Il medico legale ha ispezionato il cadavere riscontrando su un polpaccio una ferita d’arma da taglio. E una lunga scia di sangue sulla strada che spinge i carabinieri della compagnia di Montesacro e del Nucleo di via In Selci, a credere che l’uomo sia stato ferito altrove.

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