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lunedì, Febbraio 17, 2025
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Peppino di Capri brinda con ‘Champagne’: il film sulla sua vita andrà in onda sulla Rai

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Oltre 60 anni di carriera racchiusi in una pellicola di un’ora e mezza per uno dei personaggi più iconici della musica napoletana ma anche italiana. C’è grande attesa per il 24 marzo, giorno in cui su Rai Uno si assisterà in prima serata all’esordio del film ‘Champagne – Peppino di Capri’, prodotto da Rai Fiction e O’ Groove e diretto dalla regia di Cinzia TH Torrini. La biografia in tv dedicata al Peppino nazionale va ad aggiungersi alla grande collection di Rai Fiction, che ha già celebrato altri grandissimi artisti, tra cui Mia Martini, Franco Califano e Nada.

Il film Champagne

Girato in quattro settimane tra Capri, l’isola natale di Peppino, e Napoli, Champagne ha richiesto ben due anni di duro lavoro, durante il quale il cantante ha avuto il merito di seguire i provini a Napoli. Facendo la sua comparsa persino sul set, ha potuto anche curare tutta la produzione musicale. Si tratta di un film che riflette tutta la grande onda di affetto, stima e popolarità che milioni di fan nutrono nei confronti del cantante. Un film che promette di essere molto di più di una semplice narrazione del vissuto biografico del grande Peppino, un uomo timido, riservato, che ha cercato di difendere il suo privato dalla sua immagine pubblica. Infatti l’obiettivo che si pone di raggiungere ‘o Groove camminando sulle note dello chansonnier napoletano per eccellenza con oltre 65 anni di carriera è quello di offrire al pubblico televisivo la storia del nostro Paese. Dagli anni Quaranta, piegati dalla Seconda Guerra Mondiale, sino agli anni Settanta, anni del benessere economico.

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Un omaggio per un’icona della musica italiana e partenopea

Le riprese cinematografiche costituiscono un regalo piuttosto speciale per il grande Peppino, che lo scorso luglio 2024 ha tra l’altro festeggiato i suoi 85 anni. Infatti è un grande onore per l’interprete di decine di successi: basti pensare ai brani rilanciati alla fine degli anni Cinquanta destinati a riscuotere un incredibile successo grazie all’esperienza con i Beatles nel grande concerto di Milano nel 1965. Non si dimentichino inoltre le tante vittorie ottenute a Sanremo, e ancora le tante hit firmate da Mimmo di Francia, tra cui Champagne, Tu, Me chiamm ammore, Magari. Le sue composizioni, infatti, hanno segnato generazioni e generazioni, e sono destinate a non passare mai di moda, in virtù della sua voce dal timbro unico.

Chi è Francesco Del Gaudio, l’attore che ha interpretato Peppino nel film Champagne

Mio padre è un musicista e io ho iniziato a suonare a quattro anni, proprio come Peppino“, ha affermato Francesco Del Gaudio, il giovane attore chiamato a interpretare il grande cantante. “Una delle canzoni preferite di mio padre è Nun è peccato. Durante i miei concerti cercavo sempre di inserirla nella scaletta, questo molto prima del film. Come autore Peppino è sempre stato presente nella mia vita e nei miei ascolti“. Con queste parole l’attore ha affermato non solo di essere stato molto influenzato durante la sua vita da artista e da musicista da uno dei simboli della tradizione musicale napoletana, ma anche di essere stato pronto ad accettare le varie sfide cui è stato sottoposto. Infatti all’interno di del film Champagne, compito di Del Gaudio è stato non solo quello di ricoprire una cornice biografica di trenta anni di vita. Grande impegno ha richiesto anche modificare il proprio approccio di recitazione, persino “da una scena all’altra“, oltre che quello musicale. Questo ovviamente in ragione dei grandi cambiamenti che hanno condizionato la vita di Peppino di Capri.

Il processo di costruzione del personaggio è avvenuto già durante i provini. Da quando mi chiamò la mia agente e mi cantò Champagne ho cominciato a cercare qualsiasi cosa mi potesse essere utile. Il problema è che non c’erano interviste di Peppino prima dei 35 anni, dove si potesse apprezzare la struttura di personalità di Peppino. Quindi ho recuperato quello che ho potuto, c’è stata una raccolta di materiale che mi ha consentito di farmi una idea del personaggio. Ho conosciuto Peppino, ma la maggior parte delle informazioni le ho avute dai suoi figli, Edo e Dario. Se avevo delle domande da fare le facevo a loro“, ha continuato Francesco Del Gaudio, sottolineando le grandi difficoltà incontrate nel recitare la parte

Dalla nascita agli anni Cinquanta

Il cantante di Champagne infatti nasce nel 1943, due anni prima della fine della seconda guerra mondiale. Si dice che sin da bambino abbia dimostrato di avere “il dono dell’orecchio assoluto“, quando già all’età di quattro anni si esibì per le truppe statunitensi di stanza nell’isola azzurra.

Il suo grande talento musicale, di cui il cantante diede prova sin dalla giovane età, gli consentì poi di vincere un importante concorso Rai denominato “Primo Applauso“, condotto da Enzo Tortora. Così inizia la strada verso il successo. Gli anni Cinquanta, infatti, segnarono l’avvio della grande carriera musicale del giovane ragazzo. Da allora infatti è divenuto famoso in Italia e nel mondo con il suo nome d’arte Peppino di Capri. Grazie al suo carisma e alla sua grande innovazione sonora, ha radicalmente trasformato lo scenario culturale e musicale italiano di quel tempo all’insegna del tweest. Nonostante un clima familiare difficile, oscillante tra un certo ottimismo materno – interpretato da Antonia Truppo – e un certo scetticismo paterno – interpretato da Gianluca di Gennaro – che desidererebbe per lui un percorso musicale più vicino alla tradizione. Non a caso infatti nel film il padre gli dice “sei famoso non importante“.

Gli anni Sessanta e la giovane Roberta

Del resto sin da subito Peppino di Capri dimostrò di essere un cantante contro tendenza. Sebbene infatti negli anni Sessanta si iniziò a prediligere un genere musicale diverso dal tweest, più vicino al mondo politico, il giovane talento afferma “l’amore è la vera rivoluzione, io non so cantare altro. Una frase che rispecchia a pieno titolo anche la vita sentimentale dell’artista, sapientemente rappresentata dalla sceneggiatura realizzata da Maria Sole Limodio e Michele Pellegrino. Da questo momento in poi, infatti, la vita di Peppino fu interamente influenzata dalle sue grandi storie d’amore, che lo accompagneranno nelle sue alterne fortune.

E infatti è proprio in quel periodo che il cantautore fece la conoscenza del suo primo grande amore, ossia della giovane Roberta. La giovane indossatrice divenne in poco tempo la prima fonte di ispirazione del cantante. Basti pensare alla sua omonima canzone, destinata ad avere un incredibile successo. Il loro matrimonio, tuttavia, fu caratterizzato da alti e bassi, riflettendo anche i grandi cambiamenti culturali di quel periodo. “Ho avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con Roberta: ero pazza, l’ho ascoltata e mi sono divertita tantissimo”, ha raccontato Arianna Di Claudio, l’attrice che ha indossato i panni di Roberta. “E’ stato bello studiare ed entrare in quegli anni Sessanta, in quella dolce vita. Lei era attratta dal lusso, dall’eccesso. Tuttavia è stato incredibile il supporto che Roberta ha offerto a Peppino, nonostante fosse ludopatica e analfabeta. Faceva praticamente da PR, ha costruito la sua immagine, desiderava il meglio per lui, e un po’ anche per sè stessa“.

Gli anni Settanta e la conoscenza di Giuliana

Infatti tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta si aprì una parentesi buia per il cantautore sotto il profilo professionale. Infatti di fronte alle nuove richieste dei discografici, che richiedevano nuove sonorità, Peppino iniziò a sentirsi a dir poco estraniato rispetto al suo pubblico. Tuttavia il cantante ritrovò ben presto le forze per affrontare questo duro periodo della sua vita, appoggiato dal batterista e suo amico di lunga data Ettore Falconieri, in arte Bebè, e dalla sua nuova donna Giuliana, una biologa completamente sconosciuta al mondo della musica e dello spettacolo. “La cosa che mi raccontavano di Giuliana è che lei non ci poteva credere. Peppino era una star e aveva scelto lei. Si chiedeva: perchè proprio me?” ha raccontato Gaja Mascale, l’attrice che ha recitato il ruolo della seconda moglie di Peppino. “Si stupiva di quest’uomo che aveva perso il contatto con la realtà. Quello che ha fatto Giuliana è stato riconnetterlo con l’uomo e con l’artista che era. Quindi permettergli di avere ancora fiducia nel suo talento musicale“.

Il rinascimento di Peppino di Capri con Champagne

Fu così infatti che Peppino ritrovò una nuova musa ispiratrice, e ciò gli consentì di fondare nel 1970 la Splash, una vera e propria casa discografica. Poi debuttò tre anni dopo al Festival di Sanremo, con il celeberrimo brano del cantante Franco Califano Un grande amore e niente più. Così l’immagine di Peppino di Capri andò incontro a un vero e proprio rinascimento artistico e musicale, tornando a conquistarsi il titolo di icona innegabile nel panorama musicale italiano. Non a caso, infatti, il film approderà sul piccolo schermo pochi giorni dopo l’inizio del festival della canzone italiana, quasi a chiudere il cerchio della carriera di uno dei maestri della musica.

Le parole della regista Cinzia TH Torrini

Inoltre è interessante notare come la ricostruzione offerta dal film di tutte le vicende biografiche e sentimentali di Peppino di Capri sia stata possibile grazie ad un incontro tra l’artista e la regista Cinzia TH Torrini. In quest’occasione, infatti, “è nata una grande empatia con Peppino – ha dichiarato la regista in una nota – che con grande autoironia mi ha parlato sia dei momenti alti sia dei momenti bassi. Si è aperto. Mi ha chiesto di farlo bene e questo è stato il mio mantra. Sono le emozioni che devono portare avanti la storia, e qua c’era la ciccia, come si dice. Una volta uscito dal suo guscio, ci sono state le due donne importanti della sua vita: Roberta che l’ha portato fuori da Capri, un amore travolgente che adesso si direbbe anche tossico, uno di quegli amori passionali che ti fanno volare. Poi arriva la seconda moglie, Giuliana, che è l’amore vero, l’amore sentimentale”, ha concluso Cinzia.

Dunque ciò che emerge da questo ricco quadro di sfaccettature dietro le quinte è il grande tentativo del cast e della regia del film di rappresentare un personaggio della musica che non può essere incasellato nel genere musicale del rock ‘n roll. Un artista che ha segnato la storia della musica italiana e napoletana, oltre che svariate generazioni. Una figura in cui il successo si coniuga con una genuinità unica. “La cosa che più mi interessa e mi diverte raccontare come attore sono quelle sfumature della tenerezza, della gentilezza, anche della fragilità umana”, ha continuato Francesco Del Gaudio. “Peppino non è il classico eroe con tutte le sfumature della grinta, della forza, della mascolinità. Ci sono tante altre cose da raccontare che sono forse le più belle, ma anche le più comuni”.

 

 

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