Il Parco Sommerso della Gaiola è un’area marina protetta, scrigno di biodiversità e storia, tra le scogliere di Posillipo. Si estende per circa 42 ettari e tutela uno degli ambienti marino-costieri più suggestivi del Mediterraneo. Al suo interno si trovano specie marine protette, praterie di posidonia, fondali rocciosi ricchi di vita e un patrimonio archeologico sommerso unico: resti di antiche ville romane e mosaici che raccontano la grandezza della Napoli imperiale.
La pesca in quest’area è vietata, proprio per preservare l’equilibrio delicato di questo ecosistema. Ed è durante un servizio di controllo delle coste di Carabinieri Subacquei della Compagnia Centro e del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale che un uomo è stato denunciato proprio per pesca di frodo e resistenza a pubblico ufficiale.
Era in acqua e, notata la motovedetta, ha tentato di nascondersi dietro alcune rocce, rifiutandosi di consegnare l’attrezzatura da pesca subacquea. I militari, calatisi in acqua, lo hanno raggiunto. Sequestrato il fucile subacqueo. Il pescato – dieci polpi e una trentina di granchi “felloni” – è stato liberato e restituito al mare.