Aurelio De Laurentiis è indagato con l’accusa di falso in bilancio per la questione dell’acquisto di Victor Osimhen. Secondo quanto scrive ‘Repubblica’ i magistrati della Procura di Roma hanno chiuso l’indagine nei confronti del presidente del Napoli. Sotto inchiesta ci sarebbero anche altri componenti del club partenopeo.
L’inchiesta della giustizia ordinaria sulle presunte plusvalenze fittizie intorno alla compravendita nel 2020 dell’attaccante nigeriano, invece, è stata spostata lo scorso agosto da Napoli alla Procura della Capitale, perché è a Roma che fu approvato il bilancio del Napoli calcio.
Come nasce l’indagine plusvalenze su Aurelio De Laurentiis
Nel giugno 2022, racconta la Gazzetta dello Sport, l’avvio dell’indagine con le perquisizioni a Castelvolturno, a Napoli e a Roma dove ha sede la Filmauro. Nel registro degli indagati sono iscritti, oltre a De Laurentiis, i consiglieri d’amministrazione dei partenopei. Ovvero la moglie Jacqueline Baudit, i figli Valentina ed Edoardo e l’amministratore delegato Andrea Chiavelli. Il contratto sotto osservazione degli inquirenti è stato firmato da Lilla e Napoli il 28 luglio 2020. Prevedeva un costo complessivo per il passaggio al club azzurro di Victor Osimhen pari a 71.246.819,34 euro. Nella cifra erano compresi i trasferimenti di quattro tesserati del Napoli ai francesi. Ovvero: Orestis Karnezis, valutato 128.205,13 euro; Luigi Liguori 4.071.246,82 euro; Claudio Manzi 4.021.761,59 euro; e Ciro Palmieri 7.026.348,81 euro.
Il trasferimento dell’indagine a Roma significa che altre due accuse ipotizzate dai pubblici ministeri sono state nel frattempo archiviate. Si tratta di quelle di dichiarazione fraudolenta e di frode fiscale. Un eventuale ricasco sulla giustizia sportiva sarebbe possibile solo se venissero alla luce fatti ignorati dai precedenti giudizi. L’avvocato Mattia Grassani, specialista in diritto sportivo che ha difeso il Napoli presso la giustizia federale, aggiunge: «Il caso è definitivamente archiviato a livello di giustizia sportiva. A livello sportivo 90 su 100 non può cambiare nulla. A meno che non emergano cose nuove che i magistrati sportivi non hanno valutato prima». Ma Grassani sottolinea anche l’ultima recente puntata della storia. Lo scorso 22 agosto il Gup di Bologna ha deciso di archiviare l’inchiesta sulla compravendita di Riccardo Orsolini tra Juventus e Bologna. «È un precedente che può tranquillizzare il Napoli», dice Grassani.