Nuovo decesso a dieci giorni di distanza dall’ultimo, avvenuto il 19 giugno scorso, di un detenuto di 58 anni stroncato da un malore e quello di pochi giorni fa. “Poggioreale è come una sala mortuaria, un penitenziario che puzza di morte” dichiara Ioia che aggiunge: “Non serve ristrutturare ma serve l’abbattimento totale di una struttura che rappresenta la vergogna della nostra città”.
Ancora un morto nel carcere di Napoli-Poggioreale: un 50enne, detenuto nel reparto Firenze, si è tolto la vita. Lo rende l’Osapp. Si tratta del terzo caso di morte nella casa circodariale in tre giorni: il primo decesso risale alle 3 di sabato scorso, anche questo è un caso di suicidio. Ieri pomeriggio, alle 16, invece, è morto un altro detenuto, per cause naturali. Stamattina, infine, il decesso del 50enne, da un anno in cella, per la prima volta.
«Purtroppo la realtà di Poggioreale – dicono i segretari dell’Osapp regionale e provinciale di Napoli Palmieri-Castaldo – non fa sconti a nessuno, l’istituto penitenziario più grande d’Italia e più affollato, con circa 2300 detenuti in conta e diversi reparti in ristrutturazione per gravi carenze sulla sicurezza, con personale di Polizia Penitenziaria in sottorganico di circa 200 unità».