Questa mattina è proseguita l’attività di rimozione di murales, altarini e manufatti abusivi, dedicati a persone o fatti riconducibili alla criminalità organizzata intrapresa dal Comune di Napoli. Via alla cancellazione in via Eugenio Montale nel rione Fiat del quartiere di Ponticelli, della scritta riferibile al clan camorristico De Martino. Si tratta della scritta che campeggia in diversi scatti di giovani, ritenuti organici al gruppo, e pubblicati sui social. Tra questi quella postata da Vincenzo Di Costanzo, rimasto ferito nell’agguato avvenuto lo scorso 14 marzo (in quell’occasione fu ucciso Giulio Fiorentino, leggi qui l’articolo). “È un impegno che abbiamo preso nel Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica con il Prefetto di Napoli, i vertici territoriali delle forze dell’ordine, la Procura della Repubblica e la Procura Generale, che stiamo mantenendo con un lavoro settimanale programmato su tutto il territorio cittadino. Non ci fermiamo e andiamo avanti per restituire ai cittadini tutta la bellezza della nostra citta e ribadire che Napoli è profondamente anticamorra”, queste le parole dell’assessore alla polizia locale e sicurezza Alessandra Clemente.
A Ponticelli la situazione è più intricata che mai. La guerra per il controllo del territorio e dei traffici illeciti nella periferia orientale ha ormai raggiunto un livello tale da coinvolgere più di un gruppo nella contesa in atto da ottobre tra i Casella (gruppo di via Franciosa) e i De Martino ‘XX’, ‘costola’ del vecchio clan dominante, i De Micco. La ‘pistola fumante’ il ferimento di ieri di Ciro Cotugno in via San Michele. L’uomo, che vanta precedenti per droga, sarebbe stato colpito ad una spalla mentre giocava con il figlio sul balcone della sua abitazione. Un solo colpo che gli ha perforato la spalla costringendolo al ricovero presso l’ospedale Villa Betania. Alcune ore prima una terribile esplosione su via Luigi Crisconio (leggi qui l’articolo) dove abitano alcune persone legate da vincoli di parentela ai Casella. Ancora da definire del tutto il ruolo di Cotugno nella vicenda: l’uomo infatti in passato è stato vicino al gruppo dei D’Amico ‘Fraulella’ del rione Conocal e tale particolare complicherebbe ulteriormente la situazione perchè inserirebbe un altro fattore nel contesto già complicato di Ponticelli.
Le ‘tappe’ della guerra
La guerra dei De Martino contro i Casella
Le ipotesi riguardo l’agguato contro ‘Peppe ‘o blob’
La vicinanza dei due al gruppo ‘Xx’ sarebbe testimoniata anche da numerose foto che ritraggono proprio i due giovani dietro la sigla. Le indagini affidate alla polizia che ritiene molto probabile l’agguato una ‘risposta armata’ al raid contro Giuseppe Righetto ‘o blob personaggio ritenuto organico ai Casella. Il sodalizio di via Franciosa dall’ottobre scorso è in guerra proprio con gli ‘Xx’ per il controllo delle attività illecite su Ponticelli. Agli investigatori della polizia Righetto aveva raccontato di essere stato avvicinato da due rapinatori e di aver reagito. Versione che non ha mai del tutto convinto chi Ponticelli la conosce e sa le dinamiche criminali verificatesi in questi mesi. Eppure nelle ultime ore si starebbe affacciando un’altra ipotesi e cioè che Righetto possa essersi ferito nel corso di un’azione armata. Un’ipotesi al momento che renderebbe il quadro investigativo ancora più complesso.
Le alleanze nella periferia orientale: tutti contro gli ‘XX’
SE VUOI RESTARE SEMPRE AGGIORNATO VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.