Sono tante le scene di sesso alla luce del sole che le famiglie che vivono nelle periferie della città sono costretti quotidianamente a subire. Punti strategici della città dove tanti sono i cittadini, che per motivi di lavoro e non, sono costretti a percorrere. Come nel caso della postazione fissa in via Edison, difronte all’isola ecologica di via Molino Vecchio; Via Dei Normanni, ingresso di via Lenza Schiavone, via Calabricito ingresso dell’area archeologica dell’antica città di Suossola. Insomma le preoccupazioni dei cittadini sono più che fondate e solo chi non vuol vedere non vede. Evidenti sono gli abusi perpetrati nei confronti dei cittadini che subiscono forti limitazioni al quieto vivere dovuto proprio all’insistente presenza di prostitute e dei clienti nelle immediate vicinanze delle abitazioni, pregiudicandone le condizioni di vivibilità e di sicurezza. ” È inaccettabile che nessuno intervenga. Chi tollera questo fenomeno alimenta illegalità e immoralità”, afferma una residente del posto.
Oggi più che mai queste donne vanno tutelate. E’ vergognoso che giovani ragazze debbano mercificare il proprio corpo e che debbano umiliare se stesse. Perché la prostituzione è una schiavitù e una forma di violenza verso chi la esercita, lede la dignità della donna costretta a ricorrere a tale espediente magari per contrastare condizioni di miseria e povertà o perché costretta dallo sfruttamento illegale e dal controllo della malavita. Certo arginare il fenomeno della prostituzione non è così semplice, soprattutto il business che ci ruota attorno. Però è doveroso dare un segnale, perché la prostituzione è un problema invadente che offende il decoro e l’immagine della città, generando senso di insicurezza e degrado.
