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Rapine in banca, sconto di pena per lo specialista di Giugliano

Rapine in banca, sconto di pena per lo specialista di Giugliano
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Raffaele Errichiello, 31enne di Giugliano, si era reso latitante perché doveva scontare 2 anni e 8 mesi di reclusione per aver commesso una rapina in banca a Tricase (Lecce), ed era destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione.

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La Corte di Appello di Lecce accogliendo la richiesta di riconoscimento del vincolo della continuazione presentato dall’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, gli ha dimezzato la pena da scontare, rideterminando la stessa in un anno e quattro mesi di reclusione.

Errichiello Raffaele era stato scarcerato nel 2021, era detenuto nel carcere di Catanzaro dove stava espiando un cumulo di pene di oltre 10 anni di reclusione per aver commesso sette rapine aggravate ai danni di istituti di credito. Il Tribunale di Sorveglianza di Catanzaro, su istanza dell’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, aveva concesso al giovane (classe 92) la misura alternativa alla detenzione dell’affidamento in prova ai servizi sociali.

Errichiello stava scontando la pena lavorando presso una pasticceria.

Raffaele Errichiello è un recordman delle rapine agli istituti di credito, vantando grossi bottini.
Inizia la propria carriera nel 2010, quando da minorenne commette rapine aggravate successivamente:

⁃ 7 Gennaio in Giugliano
⁃ 22 Gennaio a Viareggio
⁃ 8 Febbraio a Pontassieve
⁃ 10 Febbraio a Frosinone.

Venne scarcerato, ma nell’aprile del 2011 commette una nuova rapina ad Incisa Val D’Arno, di nuovo in provincia di Firenze. Per le 5 rapine, a seguito di riconoscimento del vincolo della continuazione da parte del GIP del Tribunale per i minorenni di Firenze, venne condannato ad anni 5 e mesi 5 di reclusione, riuscendo ad ottenere anche gli arresti domiciliari presso la propria abitazione. Poi nel 2014 una nuova rapina, questa volta a Misano Adriatico, nel marzo dello stesso anno. Sempre nello stesso mese di marzo, una nuova rapina, questa volta a Lecce. Infine, porto e detenzione di armi, di nuovo a Giugliano.
Il giovane era detenuto nel carcere di Carinola, poi lo scorso anno, durante il lockdown dovuto all’emergenza sanitaria COVID-19, è stato segnalato per aver partecipato agli scontri con la polizia penitenziaria in carcere è trasferito per motivi di ordine e sicurezza nel carcere calabrese

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