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Ras gambizzato a Soccavo, condanna soft in appello per il figlio del boss Vigilia

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Esclusa la premeditazione con condanna decisamente soft. Se l’è cavata con tre anni e undici mesi Alfredo Vigilia junior. Il figlio del boss Alfredo ‘o nir era accusato di essere il mandante del ferimento di Salvatore Paolillo. In primo grado il giovane era stato condannato a quattro anni di reclusione. E invece dinnanzi alla Corte d’Appello di Napoli (I sezione) ad avere la meglio sono state le argomentazioni del suo legale, l’abile avvocato Paolo Gallina, che è riuscito a ridimensionare le accuse per il suo assistito riuscendo ad escludere l’aggravante della premeditazione. Il ferimento di Paolillo (leggi qui l’articolo precedente) risale all’ottobre del 2018 quando fu raggiunto alle gambe da un colpo di pistola in strada in via Cinthia. Nonostante la ferita riuscì a salire sullo scooter sul quale viaggiava arrivando all’ospedale San Paolo dove si fece medicare. Ai poliziotti, accorsi in ospedale, raccontò di non essersi accorto di nulla e di essersi improvvisamente accasciato al suolo.

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Le accuse contro Vigilia junior

Vigilia junior fu accusato di essere l’esecutore di quella che, per la Procura, era una ‘punizione interna’. Alcuni problemi di videocollegamento hanno impedito lo svolgimento dell’udienza perchè il coimputato, Russo (nipote dell’ex boss dei Quartieri spagnoli Domenico detto ‘Mimì dei cani’), accusato di aver passato materialmente l’arma a Vigilia junior, non è stato videocollegato per errore provocando lo slittamento della sentenza. In quel periodo, esattamente due anni fa, gli uomini del commissariato San Paolo eseguirono un blitz scovando le armi del clan. Stando a quanto emerso dalle indagini, Paolillo sarebbe stato gambizzato per aver osato spacciare in proprio senza aver prima chiesto il permesso ai vertici del gruppo di via Vicinale Palazziello. L’accusa aveva inizialmente chiesto otto anni per Vigilia junior, richiesta ridimensionata in primo grado dopo le argomentazioni presentate dall’avvocato Gallina che aveva evidenziato incongruenze sulle registrazioni effettuate a carico del giovane rampollo. Oggi un nuovo ridimensionamento con la pena che si riduce ancora con in aggiunta l’esclusione della premeditazione.

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