Il reddito di cittadinanza “sarà confermato” dal nuovo governo che condurrà “una verifica del suo funzionamento insieme alle parti sociali” che “può aiutare a migliorarlo”. Lo ha dichiarato il neo ministro Pd all’Economia Roberto Gualtieri che, invece, boccia definitivamente la flat tax: “Assolutamente sì, archiviata, non la faremo mai”, precisa.
Paesi per i quali è invece necessario produrre la documentazione sono: Regno del Bhutan; Repubblica di Corea; Repubblica di Figi; Giappone; Regione amministrativa speciale di Hong Kong della Repubblica popolare cinese; Islanda; Repubblica del Kosovo; Repubblica del Kirghizistan; Stato del Kuwait; Malaysia; Nuova Zelanda; Qatar; Repubblica del Ruanda; Repubblica di San Marino; Santa Lucia; Repubblica di Singapore; Confederazione svizzera Taiwan; Regno di Tonga.
Come si legge dal decreto, i ministeri di questi Paesi possono fare riferimento al rapporto Doing Business della Banca Mondiale.
A breve le nuove disposizioni dovrebbero determinare l’erogazione del reddito di cittadinanza per quei cittadini che ne avevano diritto, ma che si sono visti bloccare la domanda per mancanza della documentazione necessaria.
Il reddito di cittadinanza spetterebbe a circa 241 mila nuclei familiari composti da stranieri (quindi circa il 20% del totale). Nel dettaglio, come si legge nella relazione tecnica della Ragioneria di Stato, la spesa per il reddito di di cittadinanza agli stranieri – su un totale di 7,5 miliardi di euro – è di 1,486 miliardi.