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Rapinarono il Richard Mille a Leclerc, 3 condanne contro la banda di Napoli

Rapinarono il Richard Mille a Leclerc, 3 condanne contro la banda di Napoli
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Rapinarono il Richard Mille di Lecrerc, 3 condanne per la banda di Napoli. Dunque i componenti della banda, che il 18 aprile dello scorso anno a Viareggio rapinarono di un orologio di lusso dal valore di circa 2 milioni di euro al pilota di Formula, sono stati condannati in Tribunale a Lucca ad una pena complessiva di oltre 25 anni di carcere.

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Hanno chiesto ed ottenuto di poter accedere al rito abbreviato, così i tre sono stati riconosciuti colpevoli del colpo messo a segno la sera di Pasquetta contro il campione della Ferrari. Fingendosi fans che volevano farsi un selfie gli assalitori sfilarono a Leclerc l’orologio da collezione del valore di circa 2 milioni di euro.

Luciano Allinoro, 40 anni, di Napoli, e Francesco Pinto, 20 anni, di Giugliano sono stati ritenuti gli autori materiali della rapina e condannati a 10 anni di reclusione ciascuno, mentre Annamaria Nocerino, 30 anni, di Ponticelli è stata condannata a 6 anni in quanto in quella circostanza fece da “palo”. Il quarto componente della banda, un trentenne residente a Napoli, sarà invece processato con rito ordinario all’inizio del prossimo anno.

L’ARTICOLO DEGLI ARRESTI

Hanno compiuto uno scippo milionario contro Charles Leclerc e sono fuggiti a Napoli, ma il loro piano è stato scoperto. Infatti lo scorso aprile i carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Viareggio, supportati da militari del comando provinciale di Napoli, di Caserta e di Milano, hanno arrestato tre uomini ed una donna. Erano destinatari di una misura cautelare restrittiva richiesta dalla Repubblica ed emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lucca. Si tratta di Francesco Pinto di 20 anni, Davide Stefanoni di 30 anni, Annamaria Nocerino di 30 anni e Luciano Allinoro di 40 anni. 

IL VIDEO DEL COLPO

I quattro sono stati indagati a vario titolo per la rapina di un prezioso orologio compiuta a Viareggio contro Leclerc. L’indagine condotta dai militari dall’arma di Viareggio, protrattasi per diversi mesi, ha consentito di ipotizzare la riconducibilità ai soggetti destinatari del provvedimento cautelare tanto l’ideazione che l’esecuzione materiale dell’episodio in questione, consistito nella sottrazione di un orologio realizzato dalla Richard Mille ed il cui valore stimato risulta essere assai ingente.

BECCATI SUL SUV

L’attività investigativa dei carabinieri di Viareggio, svolta mediante attività tecniche, l’acquisizione di numerosissime immagini di videosorveglianza – sia pubblica che privata – e l’escussione di vari testimoni con contestuali individuazioni fotografiche, ha consentito di ipotizzare la riconducibilità della condotta – oltre ai due autori materiali della rapina, Francesco Pinto di 20 anni, Davide Stefanoni di 30 anni che utilizzavano uno scooter di grossa cilindrata, intestato ad un prestanome – anche degli altri due soggetti che avevano concorso nel reato cioè Annamaria Nocerino di 30 anni e Luciano Allinoro di 40 anni, che viaggiavano su un suv preso in un autonoleggio di Napoli.

In particolare, la coppia sull’auto si ipotizza abbia fornito supporto ai complici che viaggiavano sullo scooter occupandosi prima del pedinamento della vittima, avvenuto da Forte dei Marmi fino a Viareggio, e poi agevolandone la fuga impedendo alla parte offesa – con varie manovre – di inseguire i presunti complici negli istanti successivi alla consumazione del reato. I soggetti attinti dalla misura, già gravati da specifici precedenti, sono ripartiti subito dopo la rapina alla volta di Napoli.

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