Home Primo Piano Walter Mazzarri è il nuovo allenatore del Napoli, a minuti l’annuncio ufficiale

Walter Mazzarri è il nuovo allenatore del Napoli, a minuti l’annuncio ufficiale

mazzarri napoli
PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

Walter Mazzarri sarà il nuovo allenatore del Napoli. Allenatore degli azzurri già dal 2009 al 2013, il mister toscano ha accettato l’offerta di Aurelio De Laurentiis dopo una lunga giornata di trattative. Fermo da 2 anni, aveva lasciato un ricordo dolcissimo nel cuore dei tifosi napoletani: con lui, infatti, il Napoli era tornato nel 2012 alla vittoria della Coppa Italia a 25 anni dall’ultima volta, era il 1987 ed era il Napoli primo scudettato dell’era Maradona. Sempre Mazzarri, nel 2010, riportò il Napoli prima in Europa League e, l’anno successivo, in Champions League, da cui il Napoli mancava dall’era Maradona. Era il 1991.

PUBBLICITÀ

Indimenticabile, sempre sotto la guida Mazzarri, anche il doppio ottavo di finale di Champions League contro il Chelsea, stagione 2011/2012: vincente per 3-1 al San Paolo nella partita d’andata, il Napoli ha sognato la qualificazione ai quarti allo Stamford Bridge, venendo però superato per 4-1 ai tempi supplementari dalla squadra di Roberto Di Matteo, futura campione d’Europa.

PUBBLICITÀ

Il Napoli affonda al Maradona contro l’Empoli e ADL lascia la tribuna tra i fischi

Il Napoli perde 0-1 contro un Empoli che, fino all’inizio del match, era in piena lotta salvezza e che ora, con i tre punti portati via dal Maradona, potrebbe clamorosamente dare una svolta alla sua stagione. Cala invece il gelo sugli azzurri, che al triplice fischio di Prontera lascia il terreno di gioco sotto i fischi dei tifosi, così come ADL che lascia la tribuna in tutta fretta e furia. Un Napoli che, pur dominando dal punto di vista del possesso e delle conclusioni, non riesce a spuntarla sul piano dell’intensità e della pericolosità delle giocate. Nemmeno gli ingressi di Kvaratskhelia, Zielinski e Lindstrom cambiano la musica. Un autentico disastro.

L’analisi della partita

Sulla partita appena vista c’è ben poco da dire. Napoli che è sceso in campo con un 4-2-3-1 di partenza e le novità in campo di Gollini, partito titolare dopo l’infortunio di Meret durante il riscaldamento, e poi Ostigard per Natan, Elmas per Zielinski e Simeone per Kvaratshkelia. Nessuna ombra di gioco, zero intensità e pochissima lucidità, solo tanta confusione tra gli 11 in campo, con l’Empoli che ovviamente non è stato a guardare e, notevolmente più organizzati sul piano del gioco, hanno retto per tutta la durata del match, complici anche un paio di interventi prodigiosi da parte del portiere Berisha.

Nemmeno i cambi scuotono la situazione, se non per le due parate di Berisha su tiri velenosi di Lindstrom e Kvara. Poi, la Caporetto: il gol dell’Empoli era nell’aria, e alla prima occasione favorevole Kovalenko tira fuori dal cilindro un destro fulminante che si insacca alle spalle di Gollini. Fischio finale. Fischi prima sulla squadra e ADL e poi, e soprattutto, su Garcia, visto come il principale incriminato del disastro post-Scudetto. Finale concitatissimo di una partita che per Garcia, probabilmente, sarà la sua ultima da allenatore azzurro.

PUBBLICITÀ
Exit mobile version