La Procura di Roma ha notificato la chiusura delle indagini preliminari a Maria Rosaria Boccia, imprenditrice napoletana nota per la relazione extraconiugale con l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, indagata per stalking, lesioni, interferenze illecite nella vita privata, diffamazione e falso ideologico. Secondo gli inquirenti, tra maggio 2024 e aprile 2025, Boccia avrebbe messo in atto una serie di comportamenti oppressivi nei confronti dell’ex ministro: trentatré episodi tra cui pressioni psicologiche, sorveglianza continua, accessi da remoto al cellulare, imposizioni telefoniche, e addirittura l’umiliazione di dover defecare davanti a lei, come riportato in un episodio avvenuto a Sanremo, dove “lo bloccava per motivi di gelosia nella sua stanza, impedendogli di uscire, lo aggrediva graffiandolo sulla fronte cagionandogli lesioni, quindi lo costringeva a defecare davanti a lei”.
Avrebbe inoltre registrato le conversazioni tra Sangiuliano e la moglie, “visionato mediante videochiamata l’ambiente domestico condiviso”, e si sarebbe presentata in luoghi frequentati dalla coppia, come alla Mostra del Cinema, “inducendoli a temere un suo imminente arrivo e il pericolo di scenate”. Tra le tre parti lese figurano l’ex ministro, sua moglie Federica Corsini e il capo di gabinetto Francesco Gilioli; a quest’ultimo Boccia avrebbe anche presentato un curriculum falso per ottenere incarichi di consulenza al ministero.
Secondo l’accusa, questo comportamento avrebbe generato in Sangiuliano un “perdurante e grave stato di ansia e di paura”, con effetti concreti come “un dimagrimento vistoso e pensieri suicidi”. In varie dichiarazioni, l’ex ministro ha raccontato: “Il caso Boccia ha rappresentato un momento di forte tensione, tanto da farmi pensare al suicidio”, aggiungendo: “A volte nei momenti più neri ho anche ripensato alle scelte che ho fatto nella vita… Sarei stato un bravo medico, credo”.
Alcune perizie mediche parlano di disturbo da stress, insonnia, attacchi di panico e necessità di supporto psicologico. Sempre secondo i pm, la strategia ossessiva messa in atto da Boccia avrebbe limitato la vita pubblica e privata di Sangiuliano, fino a influenzare la sua decisione di dimettersi dal governo. Ora, salvo imprevisti, si attende la richiesta formale di rinvio a giudizio.