La terra dei fuochi continua a mietere vittime senza alcuna pietà, Sant’Anastasia piange ancora una volta un suo figlio strappato alla vita poco più che 50enne.
A darne notizia è “Sant’Anastasia OGGI” che da tempo si batte contro gli sversamenti e a favore di bonifiche di un territorio killer che sta uccidendo sempre più persone indistintamente. L’ultimo caso in ordine di tempo è quello di Alessandro Cervo, 50enne, descritto come una persona per bene e gran lavoratore che ha lasciato moglie e figli dopo una lunga ed estenuante lotta culminata nel peggiore dei modi. Toccanti le parole scritte sulla sua bacheca Facebook: “Che ne sanno della mia forza d’animo quando non volevo mollare? Che ne sanno com’ero prima? Prima che il dolore mi cambiasse?”.
Una mattanza che continua e a cui nessuno pone alcun tipo di rimedio nonostante manifestazioni, campagne di sensibilizzazioni e altre iniziative che purtroppo, visti i risultati, non hanno prodotto nulla o quasi.