Home Sport “Sergio Conceição nuovo allenatore del Napoli”, l’annuncio del Cds

“Sergio Conceição nuovo allenatore del Napoli”, l’annuncio del Cds

Sergio Conceição
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La bomba del Corriere dello Sport: secondo il quotidiano sportivo sarebbe Sergio Conceição l’allenatore del Napoli dell’anno prossimo. Il tecnico portoghese, 46 anni, era allenatore del Porto. Sergio Conceição ha chiuso al secondo posto in campionato ed ha eliminato la Juventus in Champions League. Come riporta Il CDS verrà presentato nei prossimi giorni e dovrà rappresentare l’uomo con cui rifondare dopo la delusione del quinto posto della gestione Gattuso. Conceição torna in Italia, dove ha giocato con Lazio, Parma e Inter. È in panchina da sei anni e questa è la sua prima esperienza italiana.

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Chi è Sergio Conceição

Il quotidiano romano, nella sua versione web, fa sapere che il tecnico portoghese, 46 anni e un lungo passato in Italia da calciatore con Lazio, Parma e Inter. Sarà annunciato e presentato nei prossimi giorni. Aurelio De Laurentiis avrebbe dunque scelto: l’allenatore con cui rifondare il suo Napoli sarà Sergio Coinceçao.

L’ex esterno portoghese ha appeso gli scarpini al chiodo nel 2009, con la maglia del Paok Salonnico di cui subito dopo è diventato direttore sportivo. Una carriera durata appena sei mesi e che forse lo ha convinto a cominciarne un’altra, più precaria ma maggiormente elettrizzante, ovvero quella di allenatore. I primi passi li ha mossi in Belgio, allo Standard Liegi come vice di Laszlo Boloni e poi da febbraio a giugno dell’italo-belga Dominque D’Onofrio.

Il prossimo allenatore del Napoli

Dopo un anno e mezzo di stop, in cui immaginiamo abbia ‘studiato’ qualche suo collega più famoso – magari Mourinho a cui è stato spesso paragonato e col quale condivide anche la vicinanza a Jorge Mendes. Coinceçao ottiene il suo primo incarico da allenatore dall’Olhanense, dove conquista una non semplice salvezza. Nel gennaio successivo, dopo una vittoria e con la squadra all’ottavo posto, si dimette per via dei suoi rapporti non idilliaci con la società. Un segnale chiaro della sua spiccata personalità ma anche di un carattere che mal potrebbe conciliarsi con qualche proprietà/dirigenza scapestrata del nostro campionato.

Il portoghese ritorna in pista dicendo sì ad aprile della stessa stagione (quella 2012/2013) all’Academica. Squadra della sua città natale militante nell’equivalente nostra Serie B a cui evita la retrocessione conquistando un eccellente ottavo posto nel campionato successivo. Un risultato che gli consente di compiere un altro balzo in avanti, cioè la chiamata del Braga con con cui è protagonista di due grandi stagioni con due quarti posto – che significano accesso diretto in Europa League – e una finale di Coppa di Portogallo che perde contro lo Sporting CP anche se solo ai rigori.

A maggio 2016 non evita comunque l’esonero, il presidente Salvador riteneva che la squadra potesse competere per il terzo posto (!) conquistato dal Porto. Rimane sette mesi fermo, fino alla chiamata prima del calciomercato di gennaio da parte del Nantes penultimo in campionato. Con 35 punti in 18 giornate salva il club francese – arrivando addrittura settimo – ricevendo in premio il rinnovo con adeguamento dello stipendio per altri tre anni.

La carriera da allenatore

Il giorno successivo alla firma, però. lascia tutto scatenando le ire di club e tifosi francesi per accasarsi al Porto, in cui giocò dal 1996 al 1998 prima dell’approdo alla Lazio.. Conceiçao è un tecnico che applica un calcio pragmatico e veloce pretendendo il massimo rispetto delle regole da tutti. Non ama infatti le cosiddette ‘prime donne’ o chi forse si atteggia a tale. Vedi le forti incomprensioni con Casillas – l’ex Real Madrid è in scadenza e ambisce a un’esperienza in Serie A – e non è particolarmente rigido sul piano tattico.  Di base c’è la difesa a quattro, poi il resto può cambiare a seconda delle caratteristiche dei giocatori. Sarebbe una scommessa ma nemmeno troppo per il Napoli, considerato che ha dimostrato di saper lavorare in condizioni complicate, senza contare che il nostro calcio lo conosce piuttosto bene.

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