[nextpage title=”L’accoglienza dei residenti dopo le scosse”]Sono state allestite nella notte cinque aree di attesa a Pozzuoli e un’area di accoglienza al Palatrincone di Monterusciello, dove hanno dormito 80 persone. Aree di attesa allestite anche a Bacoli. I sopralluoghi hanno portato finora allo sgombero di 13 edifici e all’evacuazione di 39 famiglie. L’attività dei tecnici prosegue con l’arrivo di ulteriori squadre messe a disposizione da Vigili del Fuoco e ordini professionali.
[nextpage title=”Sopralluoghi in corso e valutazione dei danni”]Nella notte tra il 20 e il 21 maggio, un intenso sciame sismico ha colpito i Campi Flegrei, con una scossa di magnitudo 4.4, la più forte degli ultimi 40 anni. L’Azienda Sanitaria Locale Napoli 2 Nord ha immediatamente attivato il proprio sistema di sicurezza, garantendo una risposta tempestiva e coordinata all’emergenza. Il Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord, dott. Mario Iervolino, si è recato immediatamente nelle zone colpite per un sopralluogo congiunto con il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
Sopralluoghi in corso e valutazione dei danni
[nextpage title=”Struttura chiusa”]L’ufficio tecnico dell’ASL, in collaborazione con i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile, sta
effettuando sopralluoghi accurati per valutare i danni alle strutture sanitarie territoriali.
Dalle prime valutazioni, non risultano pericoli di crolli presso la sede del Distretto Sanitario
di Pozzuoli in Via Terracciano. La struttura è temporaneamente chiusa per consentire una
più approfondita valutazione riscontrati, che al momento sembrano superficiali. La
riapertura è prevista nei prossimi giorni. L’attività ambulatoriale presso il presidio di Via Diano a Pozzuoli si svolge regolarmente. Non sono stati segnalati danni alle sedi di Monteruscello e Monte di Procida del Distretto 35.
[nextpage title=”Continuano i sopralluoghi”]Massima attenzione e coordinamento. La Direzione Strategica dell’ASL Napoli 2 Nord è in stretto contatto con la Direttrice della UOC Prevenzione e Protezione dell’ASL e con essa con la Prefettura per il coordinamento delle azioni da farsi.
Inoltre sono in corso valutazioni e sopralluoghi per individuare locali alternativi da adibire
all’assistenza sanitaria in caso di necessità. L’obiettivo della Direzione dell’ASL è quello di garantire la continuità dei servizi sanitari essenziali in caso di temporanea inagibilità di alcune delle strutture, tutelando la salute e la sicurezza, in particolare, dei soggetti fragili e delle categorie a rischio.
[nextpage title=”L’Ingv: “]”Non si registra allo stato attuale un aumento della velocità di sollevamento che attualmente è di 2 cm/mese. Sempre allo stato attuale, non si registrano variazioni di andamento nelle deformazioni orizzontali o deformazioni locali del suolo diverse rispetto all’andamento precedente”. E’ questo uno dei passaggi contenuti in una nota che l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha diffuso nella notte in relazione allo sciame sismico che dalle 19:51 di ieri, 20 maggio, è in corso nell’area dei Campi Flegrei e che, fino alle ore 00:31 del 21 maggio, “ha fatto registrare in via preliminare circa 150 terremoti con Magnitudo durata (Md) = 0.0 (95 localizzati) e una Magnitudo massima (Md) di 4.4 (±0.3). L’evento di Md 4.4 è stato il più energetico tra quelli registrati dall’inizio dell’attuale crisi bradisismica iniziata nel 2005. L’epicentro è collocato all’interno della Solfatara ad una profondità di 2.6 km”.
[nextpage title=”La crisi bradisismica degli anni ’80”]L’Ingv ricorda che durante la crisi bradisismica del 1982-84 il sollevamento del suolo raggiunse i 9 cm al mese, e si superarono anche 1.300 eventi sismici al mese. “Attualmente, invece, nell’ultimo mese sono stati registrati circa 450 eventi con Md=0.0”. I parametri geochimici misurati con le stazioni in continuo (Temperatura e flussi di anidride carbonica) non mostrano variazioni significative rispetto agli andamenti degli ultimi mesi, se non il ben noto incremento di temperatura e pressione che caratterizza il sistema idrotermale. La sismicità, si sottolinea nella nota, non è un fenomeno prevedibile, pertanto “non può essere escluso che si possano verificare altri eventi sismici, anche di energia analoga con quanto già registrato durante lo sciame in corso”.
[nextpage title=”Attività di monitoraggio”]L’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv continua le attività di monitoraggio ordinarie e straordinarie per individuare anche le più piccole variazioni nei parametri di monitoraggio utili per definire al meglio l’attuale fenomeno in corso. Le strutture dell’Ingv dedicate al monitoraggio dell’area della caldera dei Campi Flegrei “sono sempre operative h24 e nella giornata del 21 maggio saranno effettuate misure e campionamenti in alcuni siti della caldera”.
L’Ingv, con la sua Sezione di Napoli Osservatorio Vesuviano, è “costantemente in collegamento con la Protezione Civile nazionale, regionale e con i Comuni interessati, oltre che con tutte le Autorità competenti alla tutela del territorio”.