Sì agli spostamenti tra Comuni a Natale e Capodanno. E’ quanto apprende l’ANSA da fonti parlamentari.
Il divieto di uscire dal Comune in cui ci si trova è previsto il 25 e 26 dicembre e l’1 gennaio. La riflessione aperta da Conte, secondo le stesse fonti, potrebbe portare a modifiche al decreto legge sul Covid o a un aggiornamento delle Faq del governo, con un’interpretazione estensiva delle situazioni di necessità che giustificano lo spostamento tra Comuni.
Il premier Giuseppe Conte starebbe riflettendo sulla possibilità di rivedere lo stop allo spostamento tra comuni – in particolare i piccoli comuni – nelle giornate del 25 e 26 dicembre e quella del 1° gennaio. Sul punto è in atto un pressing da giorni da parte di settori della maggioranza, in particolare al Senato con il dem Andrea Marcucci e Davide Faraone di Iv, protagonisti di un duro scontro in una riunione la scorsa settimana con i ministri Roberto Speranza e Federico D’Incà. Il pressing è continuato anche nei giorni scorsi e, fonti parlamentari riferiscono all’Adnkronos, di una interlocuzione con il governo sulla questione anche ieri al Senato, in occasione della comunicazioni del premier Conte. E, a quanto viene riferito, il presidente del Consiglio sarebbe intenzionato a ragionare sull’ipotesi di una modifica della norma.
Sull’ipotesi di rivedere la norma il premier, a quanto apprende l’Adnkronos, vedrà i capi delegazione al suo rientro dal Consiglio europeo di Bruxelles, ma anche i capigruppo delle forze di maggioranza. E proprio da Bruxelles il presidente del Consiglio avrebbe chiamato i capi delegazione per confrontarsi rapidamente con loro sull’ipotesi di aprire una riflessione sul tema, trovandoli concordi a un nuovo momento di discussione su una delle norme che ha suscitato maggior dibattito.