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Spari in ospedale, Iaselli era finito nel mirino degli Elia: ‘o Malign lo voleva morto

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Giuseppe Iaselli, il 19enne raggiunto da ordinanza cautelare in carcere questa mattina per gli spari all’ospedale Pellegrini, in passato era finito nel mirino degli Elia del Pallonetto e in particolare del giovane nipote del boss Michele ‘e tribunale. Era il 13 maggio del 2019 quando Elia junior, chiamato ‘o malign, esplose, in piazza Trieste e Trento, dei colpi all’indirizzo di Iaselli. Dalla visione delle telecamere gli agenti della Mobile notarono due giovani senza casco, i quali, giunti in prossimità della vittima prescelta, si fermarono e, in particolare, mentre il conducente restava in attesa con il motore acceso e lo scooter rivolto verso la via di fuga, il passeggero, armato di una pistola per ciascuna mano, sollevò entrambe le braccia esplodendo colpi contro Iaselli che trovò riparo dietro un’auto in sosta.

Elia junior, già condannato a 18 anni per l‘omicidio di Agostino Di Fiore e per quel tentato omicidio, secondo la ricostruzione degli investigatori, agì in seguito ad un contrasto sorto tra organizzazioni criminali, operanti tra il Pallonetto di Santa Lucia e i Quartieri spagnoli, per la gestione della commercializzazione della sostanza stupefacente. Da una parte appunto gli Elia e dall’altra i Saltalamacchia della Pignasecca ai quali Iaselli risulta legato. Le analisi balistiche accertarono che per l’omicidio di Di Fiore e per l’agguato a Iaselli fu usata la stessa arma.

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