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Lo Stato è sotto attacco, l’arma è l’ennesima crisi dei rifiuti a comando

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Lo Stato è sotto attacco e, come da titolo di questo articolo, l’arma scelta è l’ennesima crisi dei rifiuti a comando. Il terreno di guerra? La Terra dei Fuochi, dove sennò. Qui, dove lo Stato è assai debole e dove non gode della fiducia della popolazione. Proprio qui dove le regole sono aleatorie e le falle nel “sistema” non si contano nemmeno più.  Negli ultimi mesi è stato possibile osservare e registrare un’escalation negativa emblematica. Incendi ai depositi di rifiuti, raccolta a singhiozzo in sempre più città, differenziata che va avanti con troppe difficoltà. Poi, ancora, attacchi incendiari ai cumuli di rifiuti, addirittura agli STIR (impianti dello Stato, si badi bene!), l’ultimo dei quali non oltre 48 ore fa a Santa Maria Capua Vetere.

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Ma non solo: qualche giorno prima Marcianise era stata avvolta in una nube densa e tossica a causa di un altro attacco incendiario all’ennesimo deposito di rifiuti. L’ultimo epoisodio da registrare è accaduto questa notte a Santa Maria a Vico dove sono incendiati alcuni autocompattatori. Insomma. la storia ce lo insegna e non è possibile obiettare alcunché: l’ennesima crisi dei rifiuti a comando è alle porte. Lo Stato è il bersaglio. E l’obiettivo? Inceneritori? Politiche mirate? Altri impianti inutili ed obsoleti? Forse qualche risposta la si può trovare nello speciale di Milena Gabanelli uscito per il Corriere della Sera ma anche l’inchiesta di Fanpage ha spiegato bene moltissime cose.

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