La Camera ha approvato in via definitiva la riforma dell’accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia. La legge, passata con 149 voti a favore e 63 contrari, cancella i test che precedono l’iscrizione e prevede la delega al governo ad adottare, entro un anno dalla sua entrata in vigore, uno o più decreti legislativi per la revisione delle modalità di accesso. Si prevede che l’immatricolazione al primo anno di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria sia libera, senza test di ammissione. Il momento della selezione si sposta alla fine del primo semestre di studi, dopo una serie di esami. Resta il numero programmato.
La svolta per l’iscrizione alla facoltà di Medicina
Le novità riguardano gli atenei statali. Qui solo gli studenti che avranno superato la selezione, basata su una serie di esami nel semestre, potranno proseguire con il secondo anno. Per poter accedere agli anni successivi, sarà necessario ottenere un punteggio utile in una graduatoria nazionale unica. I dettagli saranno chiariti nei decreti attuativi. Durante la discussione nell’Aula della Camera le opposizioni – con il Pd in testa – hanno puntato il dito contro il “bluff ai danni delle università, degli studenti e delle loro famiglie” perché “non viene abolito il numero chiuso a medicina”. Dalla maggioranza FdI ha rimarcato “la svolta” compiuta oggi dal Parlamento: “Oggi mettiamo fine ad un sistema iniquo che per troppo tempo ha privilegiato la sorte rispetto al vero merito”.