Se da una parte c’è chi si lascia, dall’altra invece si presenta chi ha rinnovato il suo amore nonostante un percorso difficilissimo da affrontare. È il caso di Andrea e Raffaella, i due concorrenti di Temptation Island 2018 che hanno sofferto molto, soprattutto a causa del fidanzato di Raffaella che si è esibito, in assenza di quest’ultima, con la tentatrice Teresa Langella.
La prima a prendere parola, al confronto finale, è Raffaella. Ha spiegato al suo partner di non aver ricevuto nessun aiuto utile a far sparire i dubbi che aveva su di lei.
Andrea e Raffaella, il falò commovente
«Se sono stato per 21 giorni con una bella ragazza che mi ha corteggiato e non ci sono stato è perché non riesco a togliermi dalla testa te». Poi continua: «Forse non ci lasciamo perché ci amiamo troppo».
A quel punto Raffaella lo guarda negli occhi e capisce che è sincero. «Non ti lascerò mai più, mai più un giorno separati», le sussurrerà Andrea all’orecchio. La donna tira fuori il loro anello, tolto dopo una delusione, e lo rimette esclamando «Mi è mancato».
Dopo la rottura di Michael e Lara e di Martina e Gianpaolo, finalmente un finale a lieto fine.
Il falò di Gianpaolo e Martina
Dopo aver chiamato Andrea il suo partner, Gianpaolo ha immediatamente lasciato il falò. Martina capisce di aver sbagliato e inizia ad insultarlo per frenare la sua uscita e convincerlo a farlo tornare indietro. Lui, dalla sua parte, ha citato Ludovica Valli.
«Che schifo», ha ripetuto più volte Gianpaolo, che poi ha discusso per 20 minuti sul significato della parola ‘ripicca’. Prima guarda Martina, poi cerca di fare chiarezza: «Se io faccio A tu fai A+, se io faccio B tu fai B+ questa è ripicca». Ma il colpo di scena arriva solo dopo, quando l’uomo consegna alla sua ‘partner’ un bigliettino con su scritto “Patata vuoi sposarmi?”, fatto prima del matrimonio.
Gianpaolo ha poi deciso di mettere in atto l’ultimo affondo: «È vero, sono immaturo. Ma lo sei anche tu, e questo lo dimostra il fatto che dicevi di amarmi ma non era vero, mentre io ti amo da morire». Poi l’addio: «Ho vinto io, perché uscirò da uomo. Tu invece da ragazzina». E così, alla fine, si scambiano (per modo di dire) l’ultimo saluto.
