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venerdì, Luglio 4, 2025
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Tentata estorsione milionaria, in manette l’ex pentito di camorra

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Gioacchino Fontanella e Nicola Mendola sono stati accusati di avere chiesto a noti imprenditori un’estorsione da un milione di euro. Entrambi sono stati arrestati dai carabinieri di Torre Annunziata al termine di indagini coordinate dalla Dda partenopea. La vittima è un consigliere comunale e parente del sindaco.

Gioacchino, cugino del boss Catello Fontanella, aveva collaborato con la giustizia, tornando libero in via definitiva a fine 2023. In pochi mesi però il 57enne avrebbe tentato di riorganizzare il giro del racket, come fatto prima di lui dal cugino boss Fontanella, arrestato due anni fa.

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Le accuse della DDA

I militari del Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di due persone gravemente indiziate del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare il clan camorristico Fontanella, operante in Sant’Antonio Abate e territori limitrofi.
In particolare, gli indagati, mediante reiterate minacce, avrebbero richiesto ad imprenditori della zona la somma di un milione di euro per consentire loro di proseguire nella propria attività commerciale.

Il post del sindaco di Sant’Antonio Abate

Ancora una volta, la tranquillità della nostra comunità era stata minacciata da chi voleva imporre il terrore con minacce e soprusi. Ancora una volta, il coraggio di chi vive nella Legalità ha trionfato contro le richieste pressanti della camorra. E, ancora una volta, la mia famiglia è stata in prima linea, utilizzando l’arma più potente che abbiamo: la denuncia. Perché oggi, grazie a questa azione decisa, abbiamo dimostrato che lo Stato c’è, che è forte e che è sempre accanto a chi ha il coraggio di denunciare. Ringrazio di cuore la Magistratura e l’Arma dei Carabinieri, in particolare il Comandante della nostra Stazione locale, Lucia Vanacore, a nome di tutti i cittadini di Sant’Antonio Abate e di tutti gli imprenditori abatesi, che con sacrifici e impegno, ogni giorno lavorano per far crescere il paese, nel rispetto dei valori fondamentali della Legalità. A voi, cittadini che avete vissuto con noi questa paura, chiedo di non arretrare, di fare un passo avanti, di denunciare. Abbiate fiducia nelle Forze dell’Ordine e nella Magistratura. La risposta sarà sempre decisa, severa e immediata“, scrive Ilaria Abagnale.

 

 

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Redazione Internapoli
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