Domiciliari fuori regione ad Isernia. Questa la clamorosa decisione presa nei giorni scorsi per Salvatore Giuliano ‘Bombolone’, esponente di punta dell’omonimo clan di Forcella e coinvolto nel maxi blitz di qualche mese fa nei confronti del suo clan e dei Mazzarella per cui sono state dichiarate concluse pochi giorni fa le indagini. Il gip Luca Rossetti ha accolto in toto l’istanza di scarcerazione presentata dal legale del ras (indicato come uno dei reggenti del sodalizio nonché come colui impegnato nel giro delle estorsioni), l’avvocato Leopoldo Perone che ha così ottenuto la scarcerazione per il suo assistito. Non una scarcerazione da poco che potrebbe cambiare gli assetti in atto visto il cognome ‘ingombrante’ e il ruolo rivestito nel gruppo.
Nei giorni scorsi la Procura ha dichiarato concluse le indagini per trenta indagati per i quali dunque si andrà a breve a processo. Tra gli indagati figurano personaggi di assoluto spessore criminale come i capi Michele Mazzarella, Ciro Mazzarella e Salvatore Barile oltre l’ex reggente (poi divenuto collaboratore di giustizia) Salvatore Giuliano ‘o russ, Gennaro Caldarelli, Emanuele Amoroso, Giuliano Cedola, Gennaro Imparato, Gennaro Morra, Ciro Oliviero, Alessio Vicorito e Domenico De Martino.
L’operazione del luglio scorso nacque da due filoni investigativi seguiti dagli uomini della squadra mobile di Napoli, del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Napoli e del Commissariato Vicaria-Mercato ed in particolare uno condotto dalla squadra mobile in relazione al clan “Giuliano”, articolazione del più ampio sodalizio dei Mazzarella, operante nei quartieri Forcella e Maddalena; l’altro, invece, sviluppato sempre dalla squadra mobile di Napoli e dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Napoli relativo al gruppo della cosiddetta paranza di San Gaetano, operante nel Rione San Gaetano, e al gruppo dei Caldarelli, operante nella zona delle Case Nuove, entrambi articolazioni del clan Mazzarella.