Un mix di imbarazzo, nervosismo e curiosità ha infiammato la spiaggia libera di Torre Borraco – sita a Marina di Manduria, in provincia di Taranto. Sono state avvistate alcune donne senza costume – due completamente nude e una in topless – che hanno immediatamente attratto l’attenzione di tutti i bagnanti del lido. Infatti, mentre si muovevano con disinvoltura tra le onde del mare e la tenda sita sulla spiaggia, si sono presto accorte di essere osservate da circa una decina di persone, mentre fingevano uno sguardo distratto. Stando a quanto rilevato dalle indagini, non si tratterebbero di turiste occasionali, ma bensì di persone che avrebbero occupato volontariamente uno spazio non autorizzato al nudismo.
Le critiche dei bagnanti e la minaccia delle forze dell’ordine
Il tutto ha generato un clima di malumori e di intolleranze, espresse soprattutto da alcune madri con bambini, le quali – non gradendo lo spettacolo – hanno iniziato a protestare a voce alta, esortando le bagnanti a rivestirsi immediatamente. Ma, nonostante le critiche e le urla, le tre hanno continuato a godersi la loro giornata di mare indisturbate. Soltanto dopo mezzogiorno, tra uno spuntino e l’altro, le due completamente nude hanno optato per il topless, trovando in questo modo un compromesso tra le critiche e la libertà. Ma le tre non erano sole: c’erano anche tre uomini, che sono rimasti fuori da qualunque discussione, esprimendo una certa indifferenza per l’accaduto.
Così, qualcuno ha iniziato a minacciare le donne che avrebbe chiamato senza pensarci due volte la polizia, per fare chiarezza sulla legalità del gesto. Tuttavia le forze dell’ordine non sarebbero mai giunte sul posto, probabilmente proprio per evitare ulteriori clamori.
Il caso Borraco diventa un caso nazionale: le proteste delle famiglie e il silenzio delle autorità
Pur non esistendo denunce ufficiali, il caso di Torre Borraco ha immediatamente scatenato un acceso dibattito sui social, valicando i confini locali e trasformandosi in breve tempo un vero e proprio caso politico, sociale e culturale. Le prime segnalazioni provengono da un gruppo di genitori che era presente sulla spiaggia durante l’accaduto. “Non siamo su una spiaggia per nudisti e questo comportamento è irrispettoso nei confronti dei bambini presenti“, ha dichiarato indignata una delle mamme.
Tuttavia, come già si è detto, le polemiche non si sono fermate a quell’episodio. In poche ore, infatti, la vicenda è divenuta virale sui social network, alimentando un’ondata di commenti. L’opinione pubblica risulta così profondamente spaccata fra chi parla di esibizionismo e chi invece rivendica il diritto di vivere la propria libertà senza tabù, accusando le famiglie di bigottismo. Accanto a questi schieramenti del tutto contrapposti, alcuni cittadini chiedono regole chiare e maggiore controllo sulle spiagge pubbliche, per evitare episodi simili in futuro. Il caso Borraco diventa così il riflesso delle tensioni culturali e sociali che animano l’estate italiana.
Il nudismo in Italia: cosa dice la legge
Il naturismo in Italia non è proibito, ma purtroppo sono assenti norme e regolamentazioni efficaci. La normativa nazionale prevede che possano scattare sanzioni nel momento in cui un comportamento venga considerato lesivo del comune senso del pudore. La mancanza di una normativa nazionale dedicata al naturismo ha determinato una regolamentazione affidata principalmente ai decreti regionali. Alcune regioni e comuni hanno così istituito spiagge dedicate al nudismo. Attualmente, le regioni nelle quali si registra il maggior numero di spiagge autorizzate al naturismo sono la Toscana e la Sardegna, ma ce ne sono anche in altre regioni.
Il naturismo in Puglia: il nodo delle regolamentazioni
Va precisato che la spiaggia libera di Torre Borraco non è ufficialmente dedicata al nudismo, non rientrando dunque nelle aree autorizzate. In Puglia, infatti, tra le spiagge dove la pratica è considerata legale, si segnalano quelle di Punta Penna Grossa (Carovigno), Santa Lucia (Ostuni) e Torre Guaceto – tutte affacciate sulla costa adriatica, in provincia di Brindisi. Tuttavia, esistono lungo le coste della regione alcune zone più isolate dove la tolleranza è decisamente maggiore, a patto che non si disturbi la quiete pubblica. Sul versante ionico, la spiaggia di riferimento per i turisti dista qualche chilometro da Torre Borraco: Campomarino di Maruggio – sempre in provincia di Taranto.