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sabato, Luglio 5, 2025
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Traffico di droga da Barcellona a Napoli, scarcerato Della Rotonda

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Lascia il carcere Domenico Della Rotonda, classe 1972 di Marano: era stato arrestato agli inizi di marzo per un traffico di hashish da Barcellona a Napoli. Dopo meno di 60 giorni, arriva la decisione del Giudice per le indagini preliminari di Napoli che, su richiesta dell’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, gli ha concesso gli arresti domiciliari, con il braccialetto elettronico presso la sua residenza.

Il fatto di cronaca

Un via vai sospetto tra Italia e Spagna con navi veloci. Monitorando i movimenti di una decina di persone, un traffico di hashish tra Napoli e Barcellona è stato scoperto e stroncato dai finanzieri del Nucleo di polizia economica e finanziaria di Napoli, guidati dal colonnello Paolo Consiglio. Un’indagine cominciata nel 2023 e conclusa a tamburo battente fino all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare eseguita all’alba di ieri. Otto i destinatari dei provvedimenti in carcere, più uno agli arresti domiciliari e l’ultimo costretto a risiedere fuori dal proprio comune.
Ma nell’inchiesta, coordinata dalla procura partenopea, figurano anche sei indagati a piede libero. Il provvedimento restrittivo in carcere riguarda Giovanni Cerullo, 64enne di Napoli; Salvatore Di Palma, 67enne anch’egli partenopeo; Giovanni Maiorano, 60enne di Marano; il figlio Vincenzo Maiorano, 33enne; Pasquale Vallefuoco, 64enne di Mugnano; Ciro Di Lanno, 42enne mugnanese; Alfredo Felaco, napoletano di 49 anni; Domenico Della Rotonda, 52enne. Mentre per Castrese Sarracino il gip ha disposto i domiciliari e per Stefano Verde il divieto di residenza nel proprio comune. Tutti, così come gli indagati in stato di libertà, devono essere ritenuti innocenti fino all’eventuale condanna definitiva.
L’indagine è partita da una segnalazione della Guardia Civil di Barcellona che indicava la presenza di un gruppetto di Napoli, sempre gli stessi, a Barcellona in diversi periodi dell’anno. In particolare, tra gli investigatori circolavano i nomi dei due Maiorano, di Di Palma, Saracino e Cerullo. I militari della guardia di finanza del Nucleo Pef si sono messi all’opera e rapidamente hanno accertato che i “sospetti” si muovevano dal Napoletano a Civitavecchia in macchina per poi imbarcarsi su navi veloci dirette a Barcellona.
A quel punto le indagini si sono fatte più stringenti, permettendo di ricostruire il modus operandi del gruppo. Dopo aver caricato su un furgone “Iveco” la sostanza stupefacente, nascosta in un doppiofondo, gli indagati partivano per tornare a Napoli imbarcando la macchina per poi immettersi sull’autostrada. Un’altra vettura fungeva da staffetta e precedeva il furgone per segnalare eventuali posti di controllo delle forze dell’ordine. I reati ipotizzati dagli inquirenti, a seconda delle varie posizioni degli indagati, sono associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e di detenzione, a fine di spaccio, di droga. Le indagini hanno tratto origine dalla segnalazione proveniente dalla Guardia Civil spagnola ma avrebbero disvelato anche l’ importazione dalla Spagna di varie partite di droga, successivamente rivendute sul territorio napoletano. Gli indagati si sarebbero riforniti di stupefacente organizzando diversi viaggi all’estero e mediante contatti con molteplici fornitori.

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