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sabato, Luglio 5, 2025
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Tragedia della funivia del Faito: il triste parallelismo con l’incidente del 1960

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La tragedia della Funivia del Faito costituisce un tragico déjà vu: già nel 1960 quattro persone avevano perso la vita in un incidente simile.

Ieri, un cavo di trazione della funivia si è spezzato improvvisamente quando la corsa era quasi finita, la cabina sarebbe quindi tornata indietro ad alta velocità per diverse centinaia di metri prima di colpire uno dei piloni di sostegno dell’impianto e quindi precipitare, piombando tra rami e sterpaglie. Il bilancio è tragico: su cinque persone che viaggiavano a bordo della cabina, quattro sono morte e una è ferita gravemente. Un terribile episodio che riapre ferite mai del tutto rimarginate.

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Il dramma rievoca, infatti, la tragedia del 15 agosto 1960, quando, per un errore umano, una cabina della stessa funivia non riuscì a frenare la sua corsa e finì per schiantarsi sui binari della Circumvesuviana. Anche allora il bilancio fu di quattro morti e decine di feriti. Due episodi distanti oltre sessant’anni ma drammaticamente simili, che sembrano legati da un destino crudele.

Dopo la tragedia del 1960, l’impianto era stato oggetto di importanti interventi di manutenzione straordinaria e aggiornamenti tecnologici. Nel corso degli anni, la funivia ha subito vari ammodernamenti e nel 2021 era già tornata al centro delle cronache per un black out elettrico che aveva lasciato sospesi nel vuoto 31 passeggeri per più di un’ora.

Nonostante gli sforzi per garantire la sicurezza dell’impianto, l’incidente di ieri solleva seri interrogativi sulla reale affidabilità delle infrastrutture e sui controlli effettuati. La comunità locale è sconvolta, mentre le istituzioni parlano di “dolore profondo” promettendo accertamenti immediati.

La Funivia del Faito, simbolo di connessione tra Castellammare e il monte omonimo, torna così a essere luogo di dolore.

ARTICOLO PRECEDENTE – Dramma della funivia del Faito, era stata riaperta appena una settimana fa

La funivia del Faito aveva riaperto lo scorso 10 aprile in seguito ai lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il servizio collegava la stazione di Castellammare di Stabia e il Monte Faito. Nel giorno della ripresa del servizio il sindaco Luigi Vicinanza aveva condiviso su Instagram: “Al via la stagione turistica”.

“I viaggiatori potranno godere di un’esperienza rara ammirando un panorama mozzafiato tra mare e monte, un paesaggio inconsueto e raro”, scriveva l’Eav, annunciando la ripresa di un servizio di cui avevano usufruito 113 mila viaggiatori nel 2014.

“Tutti i viaggi in cabina – si leggeva nella nota diffusa da Eav e rilanciata da Umberto De Gregorio, l’amministratore delegato – sono effettuati con personale altamente specializzato per fornire qualsiasi tipo di supporto ai viaggiatori”. L’Ente Autonomo Volturno si occupa dal 2013 della gestione dell’infrastruttura, prima in capo alla Circumesuviana.

 

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