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Un patto dopo l’omicidio, così è nata l’alleanza tra i Mazzarella ed i Ferraiuolo

Maurizio Ferraiuolo e Michele Mazzarella
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L’alleanza tra le famiglie Mazzarella e Ferraiuolo è stata firmata con il sangue già alla del secolo scorso. A sancire l’accordo camorristico fu l’omicidio di Giuseppe Ginosa, risalente al 29 marzo 1999, per il quale furono condannati Massimo Ferraiuolo e Michele Mazzarella.  Secondo la ricostruzione del gip del Tribunale di Napoli, Tommaso Perrella, quel raid armato sancì l’insediamento del figlio di Vincenzo ‘o pazz nel quartiere Forcella e nei territori limitrofi, come quello della Maddalena.

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Ferraiuolo, detto ‘a Mortadella, venne scarcerato nel marzo 2018 e immediatamente iniziò la guerra per conquistare il quartiere Maddalena. Dopo la vittoria contro il gruppo De Martino, ‘a Mortadella diventò capozona con il placet di Antonietta Virenti, mamma di Michele. Quindi il ras scarcerato organizzò tutte le attività illecite: estorsioni contro i venditori ambulanti del mercato e dei parcheggiatoli abusivi della zona; arricchimento della cassa comune del cartello Mazzarella; pagato per il mantenimento di 25 detenuti. Inoltre Ferraiuolo ha avuto rapporti con gli alleati, come i Caldarelli delle Case Nuove.

DECAPITATO IL CLAN MAZZARELLA

Oggi i poliziotti della Squadra Mobile di Napoli e i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, con la collaborazione degli agenti della Polizia Ferroviaria di Pisa, hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto disposto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli nei confronti di Michele e Ciro Mazzarella e Salvatore Barile. Sono ritenuti gravemente indiziati di associazione di tipo mafioso in qualità di vertici del clan di estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Sono accusati anche di aver organizzato e partecipato al cartello criminale, storicamente radicato ed egemone nei quartieri di Forcella, Maddalena, San Giovanni a Teduccio, Connolo, Case Nuove, Mercato, Porta Nolana, San Gaetani e nei comuni di San Giorgio a Cremano, Portici, Pomigliano e Somma Vesuviana.

Infine Barile e Michele Mazzarella risultano gravemente indiziati di diversi episodi estorsivi commessi in danno di pregiudicati costretti a pagare una quota estorsiva al clan per lo svolgimento delle attività illecite nei territori di competenza criminale della predetta organizzazione criminale.

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