Morena Giangrande, la giovane napoletana investita da un pirata della strada il 7 giugno 2024, che aveva trascorso 14 giorni in rianimazione, è tornata a scuola al Liceo Statale ‘Comenio’, accompagnata dai suoi genitori. A darle il bentornato, i suoi compagni di classe, gli insegnanti e la dirigenza scolastica, con cartelloni, palloncini colorati e cuori. La 17enne ha dovuto affrontare l’amputazione di una gamba dopo un lungo calvario di otto mesi di ricoveri, durante i quali ha subìto ben 15 interventi chirurgici. Lunedì sarà nuovamente ricoverata per due interventi finalizzati alla preparazione della protesi. Il messaggio della madre di Morena al deputato Francesco Emilio Borrelli, promotore di tante campagne per la sicurezza stradale a sostegno delle vittime della strada e delle loro famiglie, che ha seguito da subito la vicenda di Morena: “Serve il carcere per chi usa le automobili e le motociclette come armi, lasciando a terra le vittime e scappando per non essere identificati”.
Le parole della mamma di Morena
“Il ritorno a scuola di Morena è stata un’emozione forte – ha dichiarato la mamma, Emilia – e siamo felicissimi per l’accoglienza ricevuta. Un calore e un affetto che ci hanno fatto emozionare con la speranza che a settembre possa tornare autonomamente con la protesi. Ma il cammino è ancora lungo. Lunedì ci sarà un nuovo ricovero per altri due interventi chirurgici perché le ferite non si rimarginano e poi un intervento di chirurgia plastica per la protesi. Poi torniamo in Sicilia per la riabilitazione. In questo percorso siamo stati fortunati ad aver trovato medici e infermieri straordinari al Trauma Center e in tutti i reparti del Cardarelli, grazie a loro vediamo il traguardo più vicino. Morena ha dei momenti tristi ma ha anche tanta voglia di andare avanti. E alla fine sarà quella a prevalere sempre. Vuole tornare a vivere e ne ha diritto. Noi combatteremo con lei e chiediamo condanne severe per i pirati della strada. Diversamente questa strage silenziosa non si fermerà mai. E’ assurdo che noi stiamo ancora combattendo mentre chi l’ha investita continua a vivere tranquillamente la sua vita anche dopo essere scappato usando la macchina come se fosse stata un’arma. Le messe alla prova non servono a niente e non cambieranno le cose, consentiranno solo a gente senza scrupoli e senza umanità di farla franca”.
“Morena è una ragazza forte e coraggiosa – ha dichiarato Borrelli – un esempio per i suoi coetanei. Il ritorno a scuola, se pur per un solo giorno, apre il cuore di tutti alla speranza che presto possa tornare alla normalità. Noi continueremo a batterci per prevenire nuove tragedie, utilizzando tutti i mezzi tecnici possibili per la riduzione della velocità nelle strade cittadine e chiedendo pene severe per i criminali della strada che si mettono al volante senza avere la minima cura per la tutela dell’incolumità altrui e che fuggono vigliaccamente dopo aver travolto i pedoni. Per questi soggetti l’unica soluzione è il carcere”.