Home Cronaca Omicidio Mariniello, una ‘talpa’ dietro l’agguato: coinvolto nel traffico di droga Giugliano-Acerra

Omicidio Mariniello, una ‘talpa’ dietro l’agguato: coinvolto nel traffico di droga Giugliano-Acerra

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Ucciso come il padre, dopo 19 anni per Vincenzo Mariniello c’è stato lo stesso beffardo destino. II padre Gennaro fu ucciso nel marzo del 2000 mentre era affacciato al balcone, con un proiettile alla testa mentre Vincenzo è stato ammazzato nel garage di casa in via Pietro Nenni. Il 46enne è considerato il capo del clan camorristico che da più di vent’anni si contrappone ad altri gruppi, come i Di Fiore-De Falco, per il controllo delle attività illecite territorio di Acerra.

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Mariniello è stato trucidato mentre era ancora in auto, una Mercedes. Sicuramente c’è stata una talpa visto che solo un paio di giorni fa aveva lasciato gli arresti domiciliari e aveva ottenuto la possibilità di uscire di casa. Dunque i killer conoscevano la sua situazione giudiziaria e hanno atteso che si muovesse per ucciderlo.. Le indagini sono condotte dai carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna.

 

L’arresto di Mariniello

Vincenzo Mariniello fu arrestato nel novembre del 2018 a seguito di un’operazione antidroga che eseguita dai carabinieri della Compagnia di Giugliano a carico di 7 persone, 2 in carcere, 3 ai domiciliari e 2 all’obbligo di dimora.

Gli indagati erano ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini ebbero inizio nel novembre del 2017 in seguito al rinvenimento di 200 grammi di cocaina all’interno del contenitore dei rifiuti di un autolavaggio di Varcaturo, gettate casualmente dal personale addetto durante le operazioni di pulizia di un’autovettura successivamente individuata come quella utilizzata nella maggior parte delle consegne. Durante le investigazioni svolte dai carabinieri della stazione di Varcaturo con il supporto delle attività di intercettazione e rilevazioni GPS correlate da servizi di osservazione, controllo e pedinamento, venivano rinvenuti e sequestrati un chilogrammo di marijuana e 200 grammi di cocaina e tratto in arresto due persone, una di queste ultime è destinataria della misura cautelare odierna.

Le attività, secondo l’ipotesi accusatoria avvalorata dal gip, consentivano di raccogliere gravi elementi di colpevolezza a carico degli indagati che nella maggior parte dei casi utilizzavano la predetta autovettura per effettuare la cessione di stupefacenti tra le province di Napoli, Benevento e Avellino.

 

 

 

 

 

 

 

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