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La mattanza di Stato nel carcere di S.M.C. Vetere, la testimonianza dei detenuti: “Trattati come bestie”

Violenze sessuali e un uomo lasciato morire: il dramma dei detenuti di Santa Maria Capua Vetere
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Il nuovo servizio delle Iene ripercorre i fatti relativi ai pestaggi avvenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere durante il primo lockdown. Un dramma che coinvolse 177 detenuti. Nel video l’incontro con il giornalista Nello Trocchia ed con alcuni detenuti.

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I pestaggi risalenti al primo lockdown

Furono 52 le misure cautelari, disposte dal gip su richiesta della procura di Santa Maria Capua Vetere in Campania, nei confronti di membri della polizia penitenziaria coinvolti negli scontri con i detenuti avvenuti il 6 aprile 2020, in pieno lockdown, nel carcere casertano. Già nel giugno 2021 Le Iene avevano raccolto il racconto di detenuti e familiari dei carcerati mentre Il Dap, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del ministero della Giustizia, continuava a negare ogni tipo di violenza.

La protesta fu innescata da centinaia di carcerati dopo la notizia di un caso di positività al Covid-19 tra le mura dell’istituto penitenziario. I reati contestati furono quelli di concorso in torture pluriaggravate ai danni di numerosi detenuti, maltrattamenti pluriaggravati e lesioni personali pluriaggravate.

Non solo picchiati: violentati e lasciati morire

“C’re? fai o guapp?”, “Siete degli uomini di m*rda”, queste le parole riportate da alcuni testimoni. Violenze sessuali, pugni, calci, colpi di manganello, mortificazioni e abusi di ogni tipo. Questo e altro ancora quello che hanno vissuto i detenuti durante i giorni del primo lockdown all’interno del carcere.

L’inviato delle Iene Nicola Barraco ha incontrato Nello Trocchia, il giornalista che ha diffuso per primo i video che riprendono i pestaggi. Interessante anche la testimonianza di ex detenuti che raccontano le esperienze di violenza loro e quelle dei compagni. In particolare Pasquale e Armando ricostruiscono la vicenda. Dopo una rivolta fatta di semplici “battiture” sulle sbarre e materassi posti davanti le celle, dettata dalla paura di contrarre il virus dalle guardie provenienti da fuori, è cominciato il vero dramma. Secondo quanto ricostruito una squadra di contenimento intervenne con violenza costringendo i detenuti a passare in un corridoio di agenti, con caschi e manganelli, fatti inginocchiare e colpiti di spalle per tutelare l’anonimato dei picchiatori. Alcuni sarebbero stati denudati e 15 anche portati in isolamento con modalità del tutto irregolari e senza alcuna legittimazione.

Il racconto prosegue con dichiarazioni relative anche a violenze sessuali. L’ex detenuto Armando in particolare racconta di come con la scusa di una perquisizione siano stati violentati con dei manganelli forzati nel retto: “Gente che andava in bagno e faceva sangue anche dopo dieci giorni”, “Non potevamo urlare, avevo il sale in bocca”, aggiunge l’uomo.

Un detenuto è stato colpito ripetutamente alla milza da un agente provocandogli gravi lesioni. La sua messa in isolamento e il conseguente mancato soccorso ha infine inevitabilmente portato alla morte dell’uomo tra atroci sofferenze.

PER VEDERE IL SERVIZIO DE LE IENE CLICCA SUL LINK IN BASSO

https://www.iene.mediaset.it/video/la-mattanza-di-stato_1329450.shtml

 

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