La Giunta municipale approva il Piano triennale per le opere pubbliche senza alcun preventivo confronto con Gruppi consiliari e forze politiche.
Dura reazione di: I Repubblicani, Partito della Rifondazione Comunista, Sdi, Udeur e Verdi.
Di seguito il comunicato
GIUGLIANO – La Giunta approva il piano triennale delle opere pubbliche ed è polemica. Il piano, che costituisce uno dei principali atti di programmazione ed indirizzo dell’azione della Amministrazione comunale, è stato, infatti, approvato dalla Giunta senza alcun preventivo confronto sui suoi contenuti e linee generali con le forze politiche ed i gruppi consiliari, addirittura senza che questi fossero preventivamente informati della sua approvazione.
“Un fatto gravissimo, un atto irresponsabile che rischia di far precipitare l’Amministrazione comunale di Giugliano in una crisi senza via d’uscita e che scava un profondo solco tra Sindaco, Consiglio comunale e forze politiche”, è la dura la reazione di Repubblicani, Rifondazione Comunista, Sdi, Udeur e Verdi, che accennano ad un rapporto di “fiducia” col primo cittadino profondamente in crisi.
Francesco Taglialatela è accusato di aver scelto di procedere “su un percorso di non condivisione e partecipazione delle scelte, che svilisce il ruolo delle forze politiche e dello stesso Consiglio comunale, chiamati a ratificare decisioni e scelte spesso prese nelle sedi improprie”.
“Oramai stanno venendo meno tutti i presupposti per una partecipazione alla maggioranza e per il proseguire nell’appoggio al primo cittadino”, si legge in un documento sottoscritto dalle segreterie cittadine e dai gruppi consiliari dei cinque partiti, che contano sette consiglieri sui 18 della maggioranza. “Ogni atto posto in essere dal Sindaco e dalla Giunta non fa che ribadire l’assenza di ogni volontà di confronto sulla definizione delle linee programmatiche dell’azione amministrativa. Ad oggi, i partiti ed i gruppi consiliari non sono stati coinvolti in alcuna delle decisioni adottate dalla Giunta Municipale, a cominciare dal programma di governo presentato dal Sindaco in Consiglio comunale e sul quale molte riserve queste forze politiche hanno”.
“Taglialatela non ha sentito il bisogno di confrontarsi con la sua maggioranza nemmeno in momenti delicatissimi e su questioni caratterizzanti l’azione stessa dell’Amministrazione, a partire dalla questione rifiuti. Ad oggi, a mesi dall’incendio delle ecoballe che ha prodotto danni ambientali irreparabili, il Sindaco non ha ancora avviato un qualche confronto con le forze che lo sostengono né ha fornito informazioni su quanto l’Amministrazione comunale ha fatto od intende fare in merito. Allo stesso modo, non ha promosso o accettato alcun confronto su un’altra questione delicatissima, qual è il cattivo funzionamento dell’impianto di Cdr di Ponte Riccio, nemmeno dopo essere stato sollecitato da più forze politiche ad adottare un provvedimento di chiusura dell’impianto”.
“Taglialatela tenta di accreditarsi come il campione della nuova politica, pronuncia parole d’ordine che richiamano a prassi politiche innovative, si presenta come paladino della democrazia partecipata, ma di fatto non rende partecipe alcuno delle proprie decisioni che sono adottate insieme ad una ristretta lobby di professionisti estranei alla politica ed al Consiglio comunale. Cosa questa intollerabile ed inaccetabile”.