Escalation criminale in città. Si susseguono a ritmo impressionante episodi di microcriminalità.
Nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine non c’è giorno senza che esercenti e cittadini non vengano presi di mira dai malviventi. L’ultimo raid si è consumato nella
farmacia di via Vittorio Veneto. Poco
prima dell’orario di chiusura, due persone
col volto travisato e armati di pistola hanno
fatto irruzione nel negozio sotto ai porticati. Erano circa le 19,30. All’interno dei
locali c’erano pochi clienti e i dipendenti.
Hanno puntato l’arma contro gli impiegati
intimandoli di consegnare i soldi che c’erano in cassa. Il raid è durato pochi minuti.
Dopo aver raccimolato il contante sono
scappati via senza lasciare traccia. Attimi
di paura per le poche persone presenti nella
farmacia che si apprestava a chiudere. Tra
i clienti c’era anche una donna incinta che
ha accusato un leggero malore al momento
dell’irruzione dei malviventi. La donna,
sotto choc, è stata soccorsa dagli stessi
dipendenti della farmacia. Sembra che ad
agire siano stati due giovanissimi, forse
minorenni. La rapina fa aumentare la
paura degli esercenti sia del centro storico
che della periferia alla presa con bande di
malviventi. Ad essere presa di mira pochi
giorni fa è stata la tabaccheria di piazza
San Nicola. In due con volto coperto e
armati, sono entrati nella rivendita di
tabacchi poco prima della chiusura e si
sono fatti consegnare l’incasso. Mentre
andavano via uno di loro ha staccato i gratta e vinci portandoli via con sè. In città
ormai è panico, verso l’ora di chiusura i
commercianti hanno timore di chiunque
entri bruscamente nel negozio. E chi può,
ricorre alla vigilanza privata. “Non né possiamo più – afferma un commerciante della
zona – oggi è toccato alla tabaccheria,
domani tocca a me poi ad un altro e come
se venissero a fare bancomat e noi ne
paghiamo le conseguenze in questo
momento di crisi. Paghiamo le tasse per
avere dei servizi come quello della sicurezza e poi dobbiamo accollarci anche le
spese per la vigilanza privata, ma in che
mondo viviamo”.
Lo sfogo dei commercianti. Rapine, scippi, furti. Oramai cittadini e commercianti del
territorio giuglianese sono
esasperati dal crescere di
episodi di criminalità in
città. Negli ultimi giorni
sono stati presi di mira l’ufficio postale in via Colonne
e diversi negozi. I commercianti sostengono di essere
abbandonati, di sottostare
alle mercè delle micro e
macrodelinquenza dilagante nel territorio giuglianese.
“Siamo abbandonati a noi
stessi, la delinquenza e la
crisi economica stanno
uccidendo il commercio” –
afferma dalla Confesercenti”. I commercianti chiedo-
no un maggior controllo del
territorio, così come sta
avvenendo nei territori
limitrofi “Nei fine settimana si vedono i motorini scorazzare a folle velocità
indisturbati sui marciapiedi,
che invece dovrebbero
essere riservati ai pedoni”.
A nulla, sono serviti fino ad
ora gli incontri avuti in prefettura: “Più volte abbiamo
incontrato il prefetto di
Napoli, il delegato al commercio ed i vertici delle
forze ma nessun risultato
concreto è stato risolto. La
burocrazia a volte invece di
essere d’aiuto ostacola l’adozione di provvedimenti
che potrebbero non dico
risolvere ma almeno porre
un freno alla delinquenza,
di cui noi commercianti ci
sentiamo ostaggio”. Eppure
sono attivi gli occhi elettronici, dislocati nei punti
strategici dell’hinterland,
attraverso cui è possibile
rilevare e registrare in
tempo reale tutto ciò che
accade, dalla trasgressione
delle regole del codice
della strada, agli scarichi
abusivi, passando anche
attraverso scippi o rapine.
“Il progetto del sistema di
videosorveglianza ‘Alpha’
è sicuramente un primo
passo in avanti ma non può
bastare. Ci vuole una presenza costante da parte
delle forze dell’ordine ed
un impegno concreto dell’intero consesso civico per
risolvere il problema della
sicurezza. Sarebbe necessario posizionare le telecamere fuori a tutti gli uffici
postali ed istituti di credito
del comprensorio”. La
paura dei commercianti è
diventata la banda del buco,
che da mesi sta terrorizzando soprattutto i negozi del
centro storico. “E’ incredibile come queste persone
entrino con grande facilità
nelle fogne. Anche in questo caso manca una strategia di ristrutturazione, controllo e messa in sicurezza
del sistema fognario”. A
Giugliano, dunque l’emergenza criminalità colpisce
non solo le strade ma anche
il sottosuolo.