venerdì, Luglio 18, 2025
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Occhio al ‘trucchetto’ della Postepay: in aumento le ricariche effettuate e non saldate dai clienti-truffatori

Il ‘trucchetto’ della Postepay miete sempre più vittime tra tabaccai ed esercenti che danno la possibilità ai clienti di fare ricariche sulla carta prepagata. Decine le denunce per truffa verso persone che, chiedendo ricariche tra i 200 ed i 300 euro, dopo l’avvenuta esecuzione della transazione on line ( e quindi il pagamento effettuato in quel momento dall’esercente…) comunicano con fare laconico di non avere i soldi. Qui parte la beffa, perchè il truffatore di turno se la caverà con un foglio di via obbligatorio da quel comune ed una denuncia per insolvenza fraudolenta, cosa che porterà poi a lievi conseguenze dal punto di vista penale, se non addirittura ad una multa (fatta a persone nullatenenti e che risulteranno poi anche difficili da perseguire sul lato economico…).

Gli ultimi due episodi hanno riguardato due attempati napoletanio di 76 e 65 che hanno “colpito” prima un tabaccaio nella provincia di Frosinone, dove nel primo caso la truffa è stata di 220 euro, ed un altro esercente di Battipaglia a cui sono stati fraudolentemente sottratti 320 euro. Un episodio del genere era capitato anche la scorsa estate a Qualiano, in un’ edicola dove anche lì un anziano e distinto signore di oltre 60 anni aveva cercato di fregare la titolare con lo stesso metodo, facendo una ricarica non pagata di 200 euro. In quel caso solo l’intervento delle forze dell’ordine aveva costretto l’uomo a riconsegnare il maltolto per evitare la denuncia.