giovedì, Luglio 17, 2025
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Processo al clan dei Casalesi, pizzo all’acquapark di Giugliano. LEGGI I NOMI

Stamattina la terza sezione penale della Corte di Appello di Napoli ha emesso la sentenza per 9 persone accusate di estorsioni per conto della fazione dei Casalesi riconducibile alla famiglia Bidognetti e guidata all’epoca dei fatti dallo spietato boss Giuseppe Setola. Tra i imputati: Alessandro Cirillo, Angelo Ruocco, Carlo Di Raffaele, Davide Granato, Ferdinando Russo, Giovanni Mola, Massimo Amatrudi, Oreste Spagnuolo.

Soltanto Russo, fratello di un noto albergatore di Lago Patria, risponde anche di associazione per delinquere di stampo mafioso. Il gruppo aveva imposto il pizzo a diverse attività della zona a cavallo tra l’agro aversano ed il Napoletano: nel mirino erano finiti il parco acquatico Free Time di Giugliano, il supermercato EuroConad di Parete e la concessionaria Tamburrino Motors di Parete.



Le indagini, condotte dai carabinieri della stazione di Parete e coordinate dalla Dda partenopea, consentirono di articolare l’intero gruppo criminale dedito alle estorsioni a numerosi imprenditori e liberi professionisti delle province di Napoli e Caserta.Tra gli episodi più cruenti c’è il raid ai danni della concessionaria “Tamburrino Motors” a Parete, avvenuta il 9 luglio 2008. Il commando agli ordini del boss sparò numerosi colpi d’arma da fuoco contro la concessionaria, con danni alle vetrate e a diversi veicoli in esposizione. Al proprietario fu chiesto di pagare 100mila euro e 15 motociclette da consegnare man mano agli affiliati.




Due delle 15 moto estorte a Tamburrino furono rinvenute nel covo in località “Grotta del Sole”, a Monteruscello, nel napoletano, dove vennero scovati i setoliani Cirillo, Spagnuolo e Letizia.



Fonte e foto: edizionicaserta.it