E’ partito il tesseramento
per il
Partito Democratico
di Giugliano.
Sono
state circa 600
le adesioni raccolte
durante la
prima settimana.
Poco lavoro,
dunque,
per la commissione appositamente
nominata, composta dai
due commissari Peppe Russo
e Stefano Graziano, da tre
consiglieri comunali Nicola Pirozzi,
Mena Sabatino,
Adriano Castaldo e il primo
non-eletto nell’ultima tornata
elettorale Diego d’Alterio, subentrato
all’ex candidato sindaco
Francesco
Guardascione. La commissione
ha inizialmente voluto
che i simpatizzanti comunicassero
i loro dati personali al momento
dell’iscrizione. A
febbraio, quindi, dopo un controllo
generale sarà consegnata
la tessera del partito.
Notizie
dell’ultima ora è che avrebbero
richiesto la tessera anche alcuni
consiglieri di maggioranza, tra
cui Aniello Cecere. Questi ultimi
sono però stati stoppati dal
commissario cittadino il quale
li ha messi di fronte ad una
scelta: «È vero, mi sono recato
nella sede del Pd per tesserarmi,
anche perché io non appartengo
ad alcun partito, ma mi sono
candidato in una lista civica. Il
commissario Peppe Russo,
amico mio che conosco da anni,
mi ha spiegato la situazione,
cioè che se avessi voluto tesserarmi
avrei poi dovuto passare
all’opposizione. C’è stato un
tranquillo scambio di opinioni
ed è finita lì», dichiara Cecere.
In sede per il tesseramento
anche Arcangelo Palumbo, ex
presidente del circolo e padre di
Agostino Palumbo, attuale
esponente della maggioranza.
“Il tesseramento è libero e trasparente
– afferma il capogruppo
dei democrat Nicola
Pirozzi – e proprio in nome di
questa trasparenza, se qualche
consigliere di maggioranza volesse
iscriversi al partito, di conseguenza
dovrebbero seguirne la
linea politica che vede, al momento,
il Pd all’opposizione”.
Dello stesso avviso
è Adriano Castaldo,
il quale ha
precisato che “il
presidente Stefano
Graziano ha già
più volte comunicato
che gli iscritti
al Pd che si sono
candidati in liste
avverse alla nostra
e, inoltre, quelli che notoriamente li
hanno appoggiati, non saranno tesserabili”.
Proprio il nuovo commissario
del circolo Stefano
Graziano, però, ha lasciato uno
spiraglio ai dissidenti, tra cui il
sindaco Antonio Poziello, asserendo
che “della loro posizione se
ne potrà discutere in fase congressuale”.
Per il primo cittadino e i
suoi fedelissimi, messo da parte
l’incubo dello scioglimento grazie
alla vittoria al Tar, si paventano
concrete possibilità di reintegro.
Da non sottovalutare anche gli effetti
collaterali delle elezioni amministrative
di Napoli.
Un’eventuale vittoria di Bassolino
alle primarie, o peggio ancora la
sconfitta elettorale, potrebbero essere
i motivi per i quali salterebbe
la poltrona del segretario provinciale
Venanzio Carpentieri.
L’uscita di scena di uno dei principali
“nemici” di Poziello, potrebbe
consentire di arrivare ad
una soluzione politica della questione
“dissidenti”, scavalcando il
contenuto delle norme statutarie.
Nel frattempo, è prevedibile che
quest’ultima settimana di tesseramento
sarà davvero rovente. La
commissione interna al circolo ha
il compito di vigilare sulla regolarità
delle iscrizioni al partito. “C’è
preoccupazione che il tesseramento
in quest’ultima settimana si trasformi
in una ressa a causa degli
iscritti telecomandanti”, conferma
Nicola Pirozzi. Durante una delle
ultime riunioni, i due commissari
affermarono di non escludere
l’ipotesi di fermare il tesseramento
in caso di arrivo di “truppe cammellate”.
Dopo il tesseramento si
dovrà affrontare la nomina del
nuovo segretario del circolo. Le
varie componenti stanno discutendo
per trovare un nome condiviso
ed evitare altre fratture. C’è
l’area di “Svolta a Sinistra”,
quella legata al consigliere Pirozzi
e alla deputata Giovanna Palma,
un gruppo di giovani rappresentato
in Assise da Castaldo e la
componente vicina al consigliere
regionale Antonio Marciano di cui il coordinatore
è Enzo Magliola. Al momento,
uno dei nomi più
caldeggiati è quello di Raffaele
Pacilio, arrivato terzo alle primarie,
secondo non eletto della lista
Pd nonostante 900 voti. Su Pacilio
potrebbero convergere l’area di
“Svolta a Sinistra” e quella Palma-
Pirozzi. In pole position anche il
giovane Gaetano Coppola, sostenuto
dal gruppo Castaldo e gradito
ad altre componenti del
circolo.
Entrambi, però, non dovrebbero
avere i numeri necessari
per una vasta condivisione. Si potrebbe,
a quel punto, trovare una
quadra su un nome di rottura,
magari una donna. Tra le più attive
nel periodo post-elettorale ci
sono state sicuramente Angelica Pennacchio e Alessandra Iannone.
“Mi piacerebbe – commenta
Adriano Castaldo – che il nuovo
segretario non sia rappresentativo
di una percentuale di tessere, ma
esponente di una linea politica precisa,
seria e concreta fondata nell’ottica
del rinnovamento. Più di
chiederci chi dovrà essere il nuovo
segretario, dovremmo porci la domanda:
cosa vogliamo che sia il
Pd?”, conclude il giovane consigliere.