Coinvolgimento e partecipazione per l’evento “I Templari a Giugliano”, organizzato sabato, 30 gennaio, presso la Biblioteca Comunale di via G. Verdi. Un incontro storico e culturale alla ricerca della presenza dei Monaci guerrieri nella nostra città e nei territori limitrofi. L’evento organizzato dalla Dama Templare Tina Bianco, Cancelliera della Confraternita dei Cavalieri Templari Cristiani Jacques De Molay, in collaborazione con l’associazione culturale di volontariato “Rosa Bianca”, ha visto la partecipazione della confraternita dei cavalieri templari e del Sindaco di Mugnano Luigi Sarnataro. Ad aprire l’incontro è Massimo Maria Civale, Gran Priore internazionale della Confraternita dei Cavalieri Templari Cristiani Jacques De Molay: “Il templare è un cristiano che assume uno stile di vita che va praticato nel quotidiano- afferma. Siamo un ordine di uomini e donne che si ispirano all’etica cavalleresca e spirituale, attraverso opere di carità e di misericordia. Sosteniamo antiche tradizioni cattoliche e ci piace essere piuttosto che apparire. L’azione dei cavalieri templari è di coltivare l’anima e difendere la chiesa con la preghiera ed il sacrificio”.
Subito dopo a prendere parola è il Gran Priore dei Cavalieri Cristiani Jacques De Molay, Gen. A. Schiano di Zenise, rappresentante dei Corpi Sanitari Internazionali in Campania, il quale rincara la dose e sottolinea: “Siamo rivolti alla solidarietà e alla non violenza. La nostra croce a 8 punte rappresenta le 8 beatitudini. I templari sono amore, e nonostante si tratti di un ordine secolare, siamo attuali più che mai. Non dobbiamo dimenticare che ci sono tante guerre nel mondo, in Africa ed in Siria ad esempio, e noi templari siamo sempre in prima linea su questo argomento” conclude. Durante l’incontro, una straordinaria rivelazione è stata fatta riguardante il nostro concittadino G.B. Basile. Un alone templare circonda anche la sua figura e sono numerose le testimonianze ed i riferimenti che portano a questa conclusione. “Giugliano ha una storia di 2500 anni -sottolinea il dott. Pennacchio- il palazzo baronale istruiva le migliori menti al mondo e bisogna considerare che sono esistite intelligenze oggi nascoste. Le qualità di Giugliano sono splendide, dobbiamo avere solo il coraggio di affrontare la realtà storica”.
La ricerca si è avviata per scoprire la vita da guerriero del fiabista giuglianese, analizzando i luoghi da lui narrati nel libro “Lo cunto de li cunti”, le sue frequentazioni e la sua Fiaba “la Pietra del Gallo”. “Abbiamo presentato e protocollato un progetto al comune di Giugliano per continuare le nostre ricerche – sottolinea la presidente Tina Bianco. Come associazione siamo interessati a rivalutare e capire l’appartenenza di G.B. Basile, e ci auguriamo di portare altri documenti originali in questo paese e metterli a disposizione della comunità ”. Infine, collegamenti templari anche riguardanti la chiesa di Santa Sofia, dove sono custodite le spoglie del famoso fiabista, costruita su base templare, come le tre Cattedrali di Acerenza, Venosa e Rapolla, seguendo lo schema della Costellazione di Orione. A concludere l’incontro sono le parole della Prof.ssa Teresa Meo studiosa delle grotte di San Castrese, un rifugio Templare di Marano: “Marano ci pone di fronte a due realtà differenti, una evidente ed una nascosta. Il percorso di ricerca sulla cisterna di San Castrese nasce dalla collocazione storica di tutto l’edificio. Non abbiamo documenti sulla storia di Marano e quindi ci affidiamo alle pietre, che parlano a coloro che sanno interrogare. Ci sono realtà che non si conoscono e lo studioso deve essere bravo a riconoscere i segni perchè vi è la necessità di capire cosa è accaduto nei secoli.
Durante l’interessante appuntamento sono stati proiettati video sulla storia dei Cavalieri Templari Cristiani “Jacques De Molay”, e sulle vicende che hanno portato fino ai giorni d’oggi testimonianze del loro passaggio ed insediamento. A moderare è stato l’addetto stampa, Vincenzo Ferraro, il quale sottolinea: “In Basilicata c’è il triangolo della cultura. Basile era un guerriero ed aveva rapporti con i cavalieri templari, nelle sue fiabe sono contenuti molti misteri e molte delle sue fiabe sono state plagiate. Il compito dell’associazione è riportare alla luce i misteri, e riportare i documenti del Basile nella sua città natale” conclude Ferraro. Insomma tra miti, misteri e leggende, la figura del templare resta, nei secoli, tra le figure più misteriose e affascinanti di tutti i tempi.