Le responsabilità da parte dell’azienda sono gravi, aver sperato in deroghe nazionali che comunque si protraggono da 12 anni e fanno di noi l’unico paese (insieme al Portogallo) in ritardo nei confronti di una norma che stabilisce un minimo di tutela (almeno teoricamente) per chi lavora. Le responsabilità delle organizzazioni sindacali non sono meno gravi (qui la sveglia non è mai suonata!), aspettano ancor oggi le mosse dell’azienda e forse sperano nelle medesime deroghe; non essere stati in grado di informare i lavoratori di ciò potrebbe accadere e non aver iniziato già una consultazione sulle varie possibilità di orario che ora, come un fulmine a ciel sereno, potrebbe sconvolgere la vita di tanta gente. I signori sono troppo impegnati a mettere nel dimenticatoio le fasce e spartirsi posizioni organizzative e coordinamenti. La legge 161 del 2014 sancisce un diritto per i lavoratori garantendo sicurezza con riposi adeguati e potrà essere rispettata solo con l’assunzione di personale, attraverso un rinnovo contrattuale che contenga un aumento salariale serio che uniformi il nostro paese all’Europa non esclusivamente in ciò che “conviene”. A partire da un’organizzazione di lavoro che non crei debito orario (eliminando i rientri), una contrattazione aziendale che possa sciogliere i vincoli del turno unico rispettando le preferenze del lavoratore nella scelta di differenti turni possibili: una miglior qualità di vita! Da non invidiare ad esempio chi eventualmente dovrà prendere servizio nei prossimi giorni e soprattutto chi dovrà organizzare la propria vita privata fatta di incastri, figli, genitori da accudire, ma anche di tempo libero, svaghi e quant’altro. E che pensare di un eventuale soppressione di un turno??? Un’ altra vergognosa ipotesi che combatteremo con forza. Attendiamo ancora i copia ed incolla di qualcuno!!!! La cosa va al di là di quella che potrà essere la scelta dell’azienda (spostare il giorno o l’orario di lavoro; in qualsiasi modo qualcuno scombinerà la propria organizzazione di vita). La scelta però, proprio perché repentina ed improvvisata, coinvolge il lavoratore come persona, la sua considerazione, la sua “voce” in qualità di professionista. Che dire cari colleghi ,siamo arrivati ad oggi e tutto è avvolto nel mistero più assoluto, silenzi tombali ai danni di chi sta per vedersi sconvolgere la sua vita.
NOI COBAS DAREMO BATTAGLIA PER RICONOSCERE I NOSTRI DIRITTI: DALLA FASCIA ECONOMICA ALL’AUMENTO DEL TICKET MENSA (LEGGE DI STABILITA’ 1 LUGLIO 2015) ALLA TURNAZIONE (.. DEL MISTERO). AIUTACI IN QUESTA LOTTA CHE SOLO CON TE, LAVORATORE, POSSIAMO VINCERE.
Coordinamento Aziendale Cobas Cardarelli Sanità