venerdì, Luglio 18, 2025
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Marano. Diritto alla casa, i beni confiscati alla Camorra utilizzati per colmare l’emergenza abitativa

MARANO DIRITTO ALLA CASA.SEL E PRC :l’incessante battaglia politica sta facendo concretizzare le nostre proposte
Venerdi 29 gennaio ore 12 nuovo incontro in sala giunta
Inizia finalmente la ricognizione delle attuali occupazioni e l’iter per assegnare i beni confiscati alla camorra per emergenza abitativa

A seguito dell’assemblea pubblica del 12 dicembre, in cui si é data voce ai cittadini, abbiamo fatta anche nostra la richiesta della CGIL casa di un incontro con l’assessora al patrimonio per verificare concretamente lo stato delle cose partendo dai punti sottolineati nel documento di sintesi che lasciammo all’assessora ed in particolare

-commissione domande assegnazione alloggi

-ricognizione attuali occupazioni case popolari

-assegnazione beni confiscati per emergenza abitativa

L’assessora ci ha convocati insieme alla CGIL casa ed una delegazione di cittadini e venerdì si é svolto l’incontro in sala giunta.
Dopo le numerose nostre denunce sugli errori, i ritardi e l’eccessiva lentezza sembra che finalmente manchino solo quaranta pratiche da esaminare. Ci preoccupa peró , non poco, l’eventuale fase di stallo che potrebbe verificarsi in commissione provinciale a seguito della nuova normativa. Per questo motivo avevamo suggerito, come altri comuni han fatto, di inviare anche gradualmente le pratiche in commissione provinciale per accelerare i tempi. Una eventuale fase di stallo che potrebbe essere la diretta conseguenza dei ritardi da noi denunciati.
Per poter dare una risposta alle famiglie in difficoltà che si troveranno in graduatoria occorre una visione ampia sulle politiche. Una visione che abbiamo imposto con la battaglia politica per questo unitamente ai lavori della commissione si doveva procedere con la ricognizione delle attuali occupazioni. Sono anni che denunciamo che negli alloggi popolari abitano persone che non ne hanno diritto per reddito alto defraudando del diritto di un alloggio popolare chi é stato sfrattato e messo in strada. Finalmente sembrano darci ascolto. Unitamente ad una delibera d’indirizzo , sono partite le prime lettere di convocazione per gli attuali occupanti che dovranno recarsi al comune entro sei giorni. Precisiamo che quando parliamo di”occupanti abusivi” non abbiamo mai inteso quelli che pur non avendo il decreto di assegnazione occupano un alloggio popolare trovandosi in una condizione di disagio economico bensì quegli occupanti che hanno un reddito da dipendenti pubblici facoltosi, quei proprietari di unità immobiliari, quei finti occupanti , quegli occupanti fantasmi, quei medici ed avvocati che possono pagare un canone di mercato a differenza di chi oggi ha perso il lavoro ed anche la casa. Una ingiustizia sociale vergognosa.

Ci abbiamo visto giusto e bene abbiamo fatto a promuovere un incontro nel mese di ottobre tra l’ente e la fondazione regionale Polis per avviare l’iter di destinazione dei beni confiscati alla criminalità ad emergenza abitativa. Abbiamo individuato un ente terzo per non far più accampare scuse all’amministrazione. Sembra inoltre che l’assessora abbia recepito il nostro suggerimento ad attingere ai fondi , a seguito di un decreto ministeruale, direttamente dal ministero delle infrastrutture ai comuni per recuperare gli immobili confiscati ad uso abitativo. C é già una manifestazione d’interesse ma é nulla rispetto al fabbisogno abitativo.

Nelle prossime ore la Fondazione Polis sarà a Marano a fare un sopralluogo per individuare e destinare i tanti beni confiscati. Ci siamo aggiornati ad nuovo incontro subito dopo il sopralluogo ai beni confiscati. Abbiamo cercato di mettere in campo proposte concrete attraverso una instancabile battaglia politica , accompagnata dalla competenza ed infaticabile abnegazione della CGIL casa , affinché il diritto alla casa non sia solo uno slogan ma una risposta concreta . I ritardi, le omissioni, gli errori soni stati enormi ma non abbiamo mollato neanche un attimo e continueremo a non mollare mai!

Stefania Fanelli, coordinatrice SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ

Mauro Di Maro, segretario RIFONDAZIONE COMUNISTA

FONTE: COMUNICATO STAMPA