Protesta degli operatori ecologici questa mattina in municipio. Circa
50 lavoratori lamentano la mancanza dello stipendio di dicembre e dei
primi 15 giorni di gennaio. La causa è il cambio della ditta che si occupa del servizio di raccoltadei rifiuti. La Falzarano, che gestiva la nettezza urbana fino alle n0te vicende legate al fallimento, non avrebbe pagato le spettanze relative all’ultimo
scampolo di gestione. Così sull’argomento il sindaco: «Abbiamo pagato le mensilità con la cadenza di
60 giorni. E’ a nostra disposizione una somma di cauzione che verrà
liquidata solo in caso in cui la ditta pagherà il TFR. Ho paura che
questa vicenda sia strumentalizzata. Siamo di fronte ad un servizio
che è stato in proroga per anni». Intanto la raccolta continua a
macchia di leopardo. Le difficoltà permangono nella periferia. Domani
ci sarà un nuovo incontro tra lavoratori e amministrazione per cercare di dirimere la questione.
Lo scorso fine gennaio le forze d’opposizione hanno scritto al
Prefetto di Napoli denunciando i disservizi: «Sulla faccenda dei
rifiuti, che ormai in pianta stabile deturpano la città e ne fanno
l’emblema dell’abbandono e del disordine più completo, pare che a
Marano non ci sia nessuno che abbia capito come e dove la situazione
andrà a finire. Squadre di operai che si muovono senza un minimo di
organizzazione, cumuli maleodoranti che spuntano ovunque preferendo
ovviamente le zone periferiche ormai trasformate in vere e proprie
discariche a cielo aperto, rifiuti diligentemente e pazientemente
differenziati dai cittadini che vanno a indifferenziarsi su camion
che definire obsoleti è un eufimismo, Sindaco e assessori che si muovono
come zombie improvvisando al momento decisioni senza un filo logico.
Praticamente Marano è nel caos».