Numerosi sono gli articoli apparsi sugli enti di stampa locale a seguito di alcuni sviluppi avvenuti martedì 2
Febbraio per quanto riguarda il possibile trasferimento di alcune aule della sede di Marano a quella nuova di
Mugnano. Ci sembra opportuno, e doveroso, fornire alcuni chiarimenti a riguardo.
Il Sindaco Liccardo e l’Assessore Sorrentino che nelle settimane di mobilitazione che ci hanno portato fino
a questa data si erano dimostrati completamenti disinteressati e assenti nei nostri confronti, dopo aver
appreso della notizia di un momento di piazza convocato congiuntamente da studenti e professori si sono
presentati nella sede di Via Falcone proponendo a Preside e Rappresentanti d’Istituto un incontro. Nel corso
di tale incontro, i rappresentanti del Comune si sono impegnati attraverso un documento scritto affinchè
entro il mese di Giugno vengano ristabilite quelle condizioni di sicurezza necessarie ad evitare il
trasferimento degli studenti.
E’ quindi solo bastato iniziare un percorso di una mobilitazione con l’intera comunità scolastica affinchè le
Istituzioni si decidessero a dare le prime risposte.
Risposte che di certo non possono bastarci, continueremo infatti a vigilare sullo svolgimento dei lavori di
ristrutturazione, pretendendo un continuo aggiornamento sullo stato di quest’ultimi.
Il dissenso e l’aggregazione sono armi importanti che, usate opportunamente, conducono verso la
risoluzione di situazioni complesse e inerti ormai da anni.
Abbiamo iniziato il nostro percorso di mobilitazione al grido di “Il Futuro non è scritto”, questi ultimi
avvenimenti non ci faranno abbassare la guardia.
“Non smettete mai di protestare, non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione
l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori
dal coro. Siate il peso che inclina il piano. Siate sempre in disaccordo perchè il dissenso è un’arma […]
Forse non cambierete il mondo, ma avrete contribuito ad inclinare il piano nella vostra direzione e avrete
reso la vostra vita degna di essere raccontata. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai”.
Collettivo Studenti Autorganizzati E. Segrè