Continua inarrestabile la scalata del napoletano Dario Sammartino nell’èlite del poker
sportivo mondiale. Il player partenopeo, “Madgenius” al tavolo da gioco, sta infatti vivendo
il momento migliore della sua carriera conquistando, nel 2015 e ad inizio 2016 i suoi due
migliori premi. Risale all’anno scorso, inoltre la vittoria sfiorata di un braccialetto WSOP
(“le medaglie” date ai vincitori dei tornei delle World Series of Poker).
Sammartino, tifosissimo del Napoli, è adesso al quarto posto assoluto nella classifica “Italy
all time money list: questo significa che è il quarto giocatore più vincente di sempre tra gli
italiani, ma la sua giovane età gli permetterà di puntare ancora più in alto. Un
avvicinamento partito da lontano al poker professionistico e che lo vede protagonista sia di
partite live che delle piattaforme di poker online legali.
Madgenius inizia giocando cash game durante il periodo dell’università in cui alterna gli
studi in economia, il lavoro come promoter per alcuni locali di Napoli e le partite di poker.
Inizialmente il suo approccio è distante anni luce dal professionismo ed i primi 7 mesi di
attività sono all’insegna delle sconfitte. Ma da qui qualcosa cambia e, partendo dal poker
online e dagli studi delle dinamiche del gioco, arrivano i primi successi ed un bankroll
importante.
Dai primi successi alla trasformazione della passione in una professione a tutti gli effetti il
passo è stato breve, seppur non senza difficoltà. Per arrivare a certi traguardi, afferma
Sammartino, “o nasci ricco o ti costruisci una carriera”. Ed è proprio quest’ultima la strada
scelta dal napoletano. Una scelta caratterizzata da un’incrollabile fiducia nelle proprie
capacità e da grandi investimenti in tempo e denaro.
La concentrazione di un ragazzo che è partito dal nulla creandosi una fortuna con la propria
passione è emblematica e può servire da esempio a tanti ragazzi che oggi non sanno che strada
prendere. Può far storcere il naso che Sammartino abbia trovato la propria dimensione in un campo
che spesso viene considerato ai limiti della legalità. Idea immediatamente fugata dalla rigida
regolamentazione a cui è affidato il mondo dei giochi di poker online legali e alla corrente di
pensiero, sempre più condivisa, che vuole dare il riconoscimento ufficiale di sport della mente al
Texas Hold’em.
Oggi Sammartino siede ai più importanti tavoli del poker mondiale e si è fatto valere nei
principali tornei di Nova Gorica, Las Vegas, Melbourne, Dublino. Ed è proprio nella città del
famoso Casinò di Nova Gorica che vive adesso. Un trasferimento dettato dalla necessità
di affinare le proprie capacità partecipando a più tornei possibile. In Italia, come ha
ammesso lo stesso giocatore, questo non è possibile a causa della forte tassazione sulle
vincite estere.
Il main game di Sammartino restano le partite cash on-line dove viene considerato fuori categoria
sulle principali piattaforme di gaming italiane. In costante aumento anche la partecipazione a tornei
live, sempre più apprezzate per la dinamicità e la difficoltà del gioco. Dopo anni di poker on-line ai
massimi livelli, ha affermato il player in un’intervista, “la situazione diventa logorante”.
Tra le doti fondamentali necessarie a diventare un professionista del poker, Madgenius
indica la conoscenza di se stessi, il controllo di ogni situazione e, soprattutto la capacità
manageriale di gestire le proprie risorse economiche. E proprio la capacità di gestione
permette di giocare in maniera serena e senza l’incubo di sconfitte in grado di rovinare la
vita al giocatore.
Resta il rammarico per la mancata vittoria alle WSOP, con una partita chiusa al sesto
posto finale del tavolo Pot Limit Hold’Em Championship. Un obiettivo che resta ancora ben
presente nella mente e nei progetti di Sammartino, che senz’altro ci riproverà anche quest’anno a
vincere al prestigioso torneo di Las vegas. Quando è in tour Sammartino, come ha
recentemente affermato, preferisce dedicarsi ai tornei escludendo distrazioni e
divertimenti. Voi ne sareste capaci in una città come Las Vegas?